Modena. Il Movimento 5 stelle attacca: «Urbanistica in mano ai privati». E l’assessore Vandelli si infuria
Scintille sulla mozione Pd per un percorso partecipato sulla moschea
Scintille tra Pd e M5S, con la Lega all’attacco e l’assessore Vandelli che si infuria. Il futuro della Sacca continua a far litigare il Consiglio: lo ha fatto anche ieri, in occasione della discussione e del voto sull’odg del Pd in vista del futuro Accordo di programma sull’area ex Pro Latte, dove su un terreno dell’azienda Cpc sarà costruita la nuova moschea, che prenderà il posto dell’attuale struttura di via delle Suore.
L’ordine del giorno è stato presentato ieri dal consigliere dem Diego Lenzini e ha portato a un riavvicinamento agli alleati dopo il voto sul polo Conad di giovedì scorso, che aveva portato al “no” di Sinistra per Modena. Il documento presentato ieri è stato quindi votato da Pd, Verdi e Modena Civica, mentre la Sinistra si è astenuta, così come il Gruppo indipendente per Modena; contrari Lega e Cinque Stelle.
Nella proposta, i dem chiedono un percorso partecipato per il futuro dell’ex Pro Latte già dalla fase precedente al periodo di osservazioni, coinvolgendo direttamente il Quartiere 2. A garanzia di «un proficuo svolgimento dei processi partecipativi, di istruttoria pubblica e contraddittorio pubblico», inoltre, prevederà la presenza di un Garante della partecipazione.
Un documento molto criticato da Barbara Moretti della Lega: «Il Pd - queste le sue parole - ha trasformato un’opportunità in un problema, dimostrando grande arroganza, mentre questo documento rappresenta una provocazione ai cittadini che chiedevano un confronto vero e libero». Proposte «un po’ tardive» per Walter Stella (Sinistra per Modena), e poco utili per Giovanni Silingardi (M5S), per il quale «il Comune lascia la funzione di progettazione urbanistica al privato». Parole che hanno fatto infuriare l’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli: «Al momento l’area è del privato - ha detto - e quindi ci sarà un progetto presentato da Cpc, mentre solo dopo, se il progetto sarà accolto, l’area passerà al Comune. Nessuno - ha alzato la voce l’assessore - sta abiurando ai propri compiti, questo non lo accetto».
L.G.