Università di Modena, la protesta degli studenti universitari: accampati in tenda contro il caro affitti
Lo slogan: «Senza casa non abbiamo futuro» La visita del rettore: «C’è chi va fuori città»
MODENA Accampati all’università. La protesta degli studenti in tenda contro il caro affitti raggiunge Modena. Ieri pomeriggio sono apparsi due “igloo” sotto la volta della facoltà di Economia. La firma è la stessa osservata in varie città italiane, a partire da Milano e Roma: l’Unione degli universitari (Udu). Quattordici giovani dell’associazione hanno messo in atto una protesta a tratti rumorosa con una sorpresa: la visita del rettore dell’ateneo di Modena e Reggio Emilia. Carlo Adolfo Porro è arrivato poco dopo le 17, stringendo la mano al coordinatore Udu di Modena e Reggio Emilia Alessandro Bruscella e ascoltando il punto di vista degli studenti. «Il nostro compito è difendere i diritti degli studenti – l’esclamazione di Bruscella – poi devono essere le istituzioni a mettere in condizione gli studenti di trovare un alloggio che non sia fatiscente».
“Essere senza casa è come essere senza futuro” uno slogan che racchiude lo spirito della protesta svoltasi ieri pomeriggio. “Più alloggi” sintetizza una rivendicazione su cui da anni si battono gli esponenti di Udu Modena e Reggio Emilia. Spesso sono gli universitari a dover studiare una soluzione per i coetanei fuori sede. Un episodio lo ha raccontato ieri lo stesso Bruscella.
«Mi è capitato di conoscere uno studente Erasmus tedesco che doveva vivere tutto l’anno a Modena – ha aggiunto – e ha passato le prime due settimane campeggiando in tenda. Per fortuna l’ho conosciuto: studia nel mio stesso corso e per deformazione professionale gli ho chiesto dove stava vivendo. Così gli ho trovato una sistemazione. Tuttavia, non dobbiamo essere noi a trovare una sistemazione per gli studenti: non è compito nostro».
Parlando di compiti, Udu Modena e Reggio Emilia presenterà a breve i risultati di un questionario. «Lo hanno compilato circa 1.300 studenti universitari – l’anticipazione di Bruscella – e un problema che si evince è il tempo che si utilizza per cercare una casa. Mediamente passano dai due ai tre mesi. Ciò significa che se una persona deve venire a studiare a Modena o a Reggio Emilia a studiare deve iniziare a cercare a giugno per trovare a casa a settembre oppure ottobre. I prezzi sono poi molto alti». Quanto alti? «Si stima un prezzo medio di 350 euro per una singola in un appartamento condiviso – ha proseguito – ma molti dichiarano di pagare oltre quattrocento euro, se non quasi cinquecento per una stanza in affitto: è esasperante».
Anche le doppie sono problematiche. «Secondo un nostro studio il costo delle doppie è aumentato di circa il 26 per cento nell’ultimo anno – ha aggiunto – è forse uno dei problemi più grandi, in controtendenza con il trend nazionale in diminuzione». In aumento i posti letto nel futuro anteriore. «Non si può dire che non ci stiamo muovendo – la posizione di Porro – ma il problema va posto su diversi archi temporali. Nel breve termine c’è il problema degli studenti che in queste settimane, in questi mesi non hanno trovato alloggi adeguati o li hanno trovati a prezzi molto alti». Alloggi non sempre a Modena.
«Un’altra possibile soluzione riguarda l’abitazione al di fuori del Comune di Modena – ha concluso il rettore – ma sono soluzioni che richiedono spostamenti e quindi complicano la vita degli studenti».l Gabriele Farina © RIPRODUZIONE RISERVATA