Multa alla 13enne di Carpi che ha sbagliato a timbrare il biglietto sull’autobus. Seta: «Sanzione inevitabile, giovane rispettata»
L’azienda che gestisce il trasporto pubblico conferma il corretto operato del suo dipendente
Era stato il papà di una ragazzina di 13 anni di Carpi a raccontare alla Gazzetta: «Mia figlia è stata multata, e la sanzione è stata subito pagata, perché non aveva timbrato il biglietto. In realtà era la prima volta che da sola prendeva l’autobus e ha sbagliato a timbrare il biglietto inserendolo al contrario. Il controllore non ha di certo compreso la situazione, l’ha subito multata e fatta timbrare. Lei è rimasta davvero colpita per la situazione che si è creata, ha subito chiamato la madre in lacrime».
Su questa vicenda Seta, che gestisce il trasporto pubblico, vuole specificare «Il nostro operatore ha dichiarato che una volta salito sul bus per effettuare i controlli ha effettivamente sanzionato una utente di giovane età, che risultava essere in possesso di un biglietto non convalidato pur essendo presente a bordo da diverse fermate: l’utente, inoltre, ha ammesso di essersi proprio dimenticata di effettuare la convalida. In tale situazione, purtroppo, il nostro addetto non ha potuto fare altro che elevare la sanzione prevista, anche perché l’episodio è avvenuto alla presenza di altri utenti e quindi un comportamento “di favore” non sarebbe risultato ammissibile. Non risulta vero, pertanto, che il biglietto fosse stato convalidato in maniera errata, né che il verificatore abbia timbrato il biglietto dopo aver elevato la sanzione. Ribadiamo inoltre che in nessun momento la ragazza è stata intenzionalmente messa a disagio, e che per tutto il tempo necessario all’accertamento il personale addetto alla verifica ha mantenuto un comportamento rispettoso e cordiale. Ricordiamo – continuano da Seta – che per presentare reclamo è sufficiente compilare, in pochi minuti e senza particolari difficoltà tecniche, un semplice modulo online presente sul nostro sito internet, disponibile anche in formato cartaceo in tutte le nostre biglietterie».
Il papà raccontava anche della “fotosegnalazione” che ha particolarmente colpito la 13enne: «È prassi ammessa qualora l’utente sanzionato non sia in possesso di documento di identità, ed è ormai stata adottata da buona parte delle aziende di trasporto pubblico, su gomma e su ferro. È proprio grazie a questa prassi se si è potuto azzerare il deleterio fenomeno dei “furti di identità” da parte dei trasgressori, ed evitare che persone ignare si vedano recapitare sanzioni per violazioni non commesse. Pur comprendendo che essere multati rappresenti sempre un episodio spiacevole (specialmente se si ritiene di aver agito in buona fede), Seta ribadisce che i controlli effettuati a bordo dei mezzi pubblici hanno esclusivamente lo scopo di garantire il rispetto delle regole, fissate a beneficio di tutti gli utenti».