Agenti di Modena in aiuto alla gente e contro gli sciacalli

Giovanni Balugani
Agenti di Modena in aiuto alla gente e contro gli sciacalli

La polizia locale in supporto della Romagna «Di notte proteggiamo le case vuote dai ladri»

20 maggio 2023
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In Romagna decine di frazioni e borghi sono isolati dalle frane e ci sono abitazioni rimaste vuote: a sorvegliarle di notte ci sono gli agenti della polizia locale di Modena. Uno dei loro compiti è contrastare lo sciacallaggio, evitando che i ladri sfruttino la tragedia per razziare i beni di chi già dovrà affrontare un futuro difficile. Ma non solo. La missione degli agenti è anche supportare i residenti che sono rimasti nelle proprie case.

Siamo nelle colline del Cesenate, zone in cui non è possibile spostarsi nemmeno per reperire i beni di prima necessità. E così quando gli agenti si presentano alle loro porte i cittadini li accolgono con il sorriso, perché sono le uniche divise che al momento si sono viste in quell’area. Nella fascia collinare che sovrasta Savignano sul Rubicone la situazione è complessa ed è qui che otto poliziotti della Locale di Modena sono al lavoro per garantire alla popolazione alimenti e protezione. A guidarli, almeno fino a oggi quando ci sarà il cambio di turno, l’ispettore Paolo Buttitta.

«Siamo al lavoro in un territorio molto difficile – spiega al telefono – Dovete immaginare un’area in cui ci sono paesi molto piccoli, con frazioni di poche decine di abitanti isolate. Un contesto su cui le frane hanno di fatto reso irraggiungibili molte abitazioni».

Così banalmente comprare il pane è impossibile.

«Nostro compito primario – prosegue l’ispettore – è garantire a tutti i cittadini i beni di prima necessità: pane, latte, acqua e altri alimenti a lunga conservazione».

Un servizio che è molto apprezzato perché da quando è scoppiata l’emergenza qui non si è visto nessuno. Non c’è un’emergenza alluvione, le persone non hanno l’acqua in casa, ma per loro muoversi è impossibile.

«Vedere con quanto calore siamo accolti è incredibile – spiega Buttitta con la voce rotta per l’emozione – Proviamo una gioia che riempie il cuore».

Come venerdì sera, quando una mamma ha chiamato il Comando di Savignano sul Rubicone perché doveva reperire una medicina per il figlio: «La signora era in casa con un bambino di un anno. E aveva la necessità di un farmaco. Così ci ha inviato via telefono la foto della sua tessera sanitaria, che abbiamo usato per andare nella farmacia di Savignano e comprare il medicinale. Dopodiché glielo abbiamo portata a casa».

E se quella famiglia è rimasta nella propria abitazione, altre hanno dovuto lasciarla e senza poter utilizzare l’automobile: «Siamo andati noi a piedi di casa in casa con gli scarponi poiché le strade erano interrotte. Li abbiamo aiutati caricandoci i bagagli sulle spalle per arrivare fino al punto in cui avevamo lasciato le nostre auto. Da lì li abbiamo accompagnati a Cesena, dove sono stati allestiti i punti di accoglienza della Protezione civile, oppure a casa di familiari».

L’emergenza strade sta lentamente rientrando, anche grazie al grande senso di comunità che unisce i vari paesi e le frazioni della zona. Chi ha un trattore o altri mezzi li mette a disposizione per sgomberare le carreggiate e così riattivare la comunicazione.

«Noi oggi, nel primo pomeriggio, rientreremo a Modena – precisa ancora Buttitta – Siamo qui da mercoledì pomeriggio e un’altra squadra verrà a darci il cambio. Quanto abbiamo dormito? Credo 5/6 ore a notte. Ma non importa, abbiamo trovato persone meravigliose il cui spirito di collaborazione mi ha ricordato quello del 2012 a Modena. Allora nella Bassa ferita dal terremoto era lo stesso: tutti aiutavano il vicino, nessuno diceva mai di no».

Va sottolineato che a Modena sono tantissime le richieste degli agenti della polizia locale che vogliono andare in Romagna per aiutare, richieste che non sempre possono essere accontentate poiché occorre coprire tutti i turni in città. A maggior ragione nei comandi più piccoli di provincia non è possibile per gli agenti lasciare tutto e partire. Ma come è logico, se alcuni sono ora in Romagna per aiutare è perché altri in città stanno coprendo tutti i turni. Insomma è come essere di fronte a un corpo unico, in cui conta il risultato finale piuttosto che l’azione del singolo.

«Siamo davvero orgogliosi», spiega Elisa Fancinelli a nome del sindacato di Polizia Sulpl.

«Ringraziamo l'impegno di questi operatori, ma intendiamo esprimere gratitudine anche agli agenti rimasti in città che hanno contribuito fattivamente al mantenimento dei regolari servizi d’istituto e a far fronte alla emergenza fiumi che ha interessato anche il nostro territorio, non lesinando di lavorare anche con doppi turni per non creare disagio alla cittadinanza. Rimane in noi la soddisfazione, l’orgoglio e la consapevole dignità di aver servito e di continuare a servire ancor ora con efficienza, professionalità ed umanità, le nostre comunità con il blu delle nostre divise».

Inoltre il Sulpl fa sapere che «già da oggi partiranno altri colleghi dei comandi della provincia (Sassuolo, Terre Castelli, Maranello ecc) per dare supporto alla Polizia Locale di Ravenna e altri comuni della Romagna».

Da giorni anche gli agenti di Mirandola sono presenti per aiutare le popolazioni alluvionate. Insomma è davvero una corsa di solidarietà incredibile.