Modena. Via Canalino, il locale con i reggiseni appesi: «Siamo con le donne»
L’iniziativa del bar Savage contro la violenza
Bar Savage, via Canalino: all’ingresso del locale universitario, qualche metro sopra il bancone pendono decine di reggiseni di varie forme e colori, donati dalle clienti più affezionate. Vincenzo Consales, il proprietario, spiega: «Trovo inaccettabile che nel 2023 si giudichi ancora una ragazza per come si veste, spesso ho sentito commenti inadatti qui nel locale. Così lo staff, insieme alle ragazze che partecipano all’iniziativa, vuole lanciare un messaggio forte e chiaro a chi, entrando nel bar, aderisce alla nostra filosofia: più cerchi di limitare la mia libertà in quanto donna, più ti renderai conto che sono libera di fare quello che voglio».
Questo è il primo indizio che emerge riguardo all’impegno per la lotta alla violenza di genere che il locale continua a portare avanti: di recente infatti il Savage è entrato a far parte dei cosiddetti “Punti viola”, il progetto dell’associazione no-profit “Donnexstrada”. Le attività che ne fanno parte, identificabili dal cartello viola affisso sulla vetrata, danno la possibilità a qualsiasi donna, in situazioni di disagio, di ricevere un’assistenza virtuale per tutto il tragitto fino a casa, contattando in caso di necessità le forze dell’ordine. Il servizio “Violawalkhome” non è l’unica iniziativa che l’associazione Donnexstrada si è impegnata a concretizzare: il personale appositamente formato dei Punti Viola, in caso di necessità, potrà accogliere la vittima nel proprio locale, indirizzarla alla Casa delle Donne più vicina ed eventualmente fornirle una consulenza legale.
Così Vincenzo racconta: «Seguivo da tempo il lavoro di Donnexstrada sui social, finché un giorno mi sono imbattuto nella proposta dei Punti Viola e mi si è accesa la lampadina: subito mi sono venute in mente le raccomandazioni delle mamme alle figlie quando escono, di prestare attenzione, di mandare un messaggio al rientro, e mi si è stretto il cuore. Finalmente qualcuno, che con il tempo ha raggiunto una rilevanza nazionale, si è preso a cuore la situazione, tanto da mettere giovani ragazze in difficoltà nelle condizioni di cambiare la propria situazione. Più sono le attività che aderiscono al progetto, maggiore è l’estensione dell’associazione sul territorio, maggiore quindi è la protezione delle donne per strada e in casa. La scelta, a cui tutto il mio staff ha aderito con entusiasmo, non è improntata sulla clientela, ma sulla volontà di rendere le strade più sicure, di offrire protezione a chiunque, anche a chi non frequenta il locale».
Una sensibilità esemplare certamente, come l’impegno a rendere le proprie idee qualcosa di concreto: «Fare la cosa giusta - fa però notare Vincenzo - non deve essere un vanto, ma la normalità. Relazionarsi con gli altri significa interagire in primis con degli esseri umani, con le loro forze e le loro fragilità, a prescindere da tutto».