Gazzetta di Modena

MODENA. «Condannate a sei mesi di carcere il padre che aveva smarrito il figlio di tre anni».

È quanto ha chiesto ieri il pm nei confronti del 31enne, di origine rom, che nel marzo 2018 si lasciò sfuggire il piccolo, ritrovato mentre vagava impaurito per la strada di sera nella zona di Cognento, con gravissimi rischi per la sua incolumità. Il caso all’epoca fece scalpore: il bimbo, alto poco più di un metro, fu visto per strada da un residente che chiamò subito la polizia di Stato. Gli agenti capirono subito che dai tratti somatici e l’abbigliamento si trattava di un piccolo rom, probabilmente legato alla famiglia che stazionava a San Matteo, sotto il ponte dell’Alta velocità. Fu portato subito al caldo in questura, mentre procedevano a tutto campo le ricerche dei genitori. Arrivarono proprio al campo di San Matteo, ma nessuno dei rom presenti si fece avanti per rivendicare il figlio. Gli agenti chiesero dunque che, non appena arrivava, il padre venisse in questura a riprenderlo. Così accadde, e il padre effettivamente disse di aver perso il bimbo mentre si trovavano nella zona di Cognento. Per lui scattò una denuncia per abbandono di minore. Viste le circostanze in cui fu trovato il piccolo, e l’assenza di una immediata denuncia o richiesta di aiuto circa la sua scomparsa, la questura decise subito di affidarlo ai servizi sociali, in attesa di disposizioni delle autorità competenti. La loro decisione, di fronte a un fatto tanto grave, è stata poi quella di dare in adozione il bimbo.

Davanti al giudice, il padre ha detto che l’aveva lasciato al fratello, e che era sua la colpa dell’omessa custodia. Sentenza il 4 ottobre.

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