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Modena. Il 26% dei giovanissimi si droga e l’alcol è abitudine per il 20%

Modena. Il 26% dei giovanissimi si droga e l’alcol è abitudine per il 20%<br type="_moz" />

Inchiesta sulle dipendenze dei ragazzi modenesi tra i 14 e i 18 anni

30 giugno 2023
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Pensate, solo sette under 18 su 100 non hanno mai toccato una sigaretta. E uno su cinque beve alcolici quotidianamente o settimanalmente. Ma quello che forse stupisce di più è un altro dato: circa un giovanissimo su dieci (l’8,5 per cento) fa uso di sostanze stupefacenti ogni giorno.

Parliamo di ragazzi e ragazze modenesi, i numeri riguardano loro: non arrivano da chissà quale studio fatto negli Stati Uniti, ma sono un riflesso della nostra realtà. Uno specchio forse pauroso, ma che invita, anzi obbliga, a una riflessione sulla società in cui tutti i giorni ci muoviamo e ci relazioniamo, insomma, in cui viviamo. Perché se un giovane su quattro si droga e uno su dieci lo fa ogni giorno il problema non è la sostanza in sé, non può esserlo. Il problema è cosa porta un ragazzo di 14, 15 o 17 anni ad avvicinarsi a questo mondo, ad acquistare una sostanza e farne uso. È questo, in sintesi, ciò che emerge dall’indagine dal titolo “Trasgressione tra crescita e rischio. Adolescenti e consumo di sostanze: un survey tra i giovani di Modena e Provincia”, curata dell’istituto superiore di Scienze dell’educazione e della formazione “Giuseppe Toniolo” e dal Gruppo Ceis, con il sostegno della Fondazione di Modena. Ricerca – curata da Marco Sirotti, docente di Pedagogia delle dipendenze al Toniolo e coordinatore dell’area Dipendenze del Ceis, Krzysztof Szadejko, docente di Metodologia e statistica della ricerca e di Pedagogia generale al Toniolo e Ilaria Motta, ricercatrice dell’ufficio Ricerca e Sviluppo del Ceis – che si è svolta in alcune scuole superiori della provincia e che ha coinvolto più di 1400 ragazzi (1421 per essere precisi) dai 14 ai 19 anni di età. Droga, tabacco e alcol, ma non solo: su cosa si sono concentrati gli autori del report? «Nel nostro disegno di ricerca abbiamo incluso tre aree – commenta il prof Szadejko – La prima indagava il tipo di sostanze più utilizzate dagli adolescenti e il tempo dedicato alle tecnologie e ai social. La seconda area ci ha permesso di valutare la soddisfazione dei tre bisogni psicologici dei giovani: autonomia, competenza e relazionalità. L’ultima area, ma non meno rilevante, misurava diversi stili di attaccamento e quindi la qualità della relazione tra i genitori ed i figli».

Alcol

Il report certifica come il consumo di alcol, tra occasionale e quotidiano, riguarda il 62 per cento degli adolescenti intervistati. Tra chi ne fa uso occasionale prevalgono le donne (22,87 per cento), gli uomini (rispettivamente 10,99 per cento e 20,39 per cento), prevalgono invece tra chi lo consuma quotidianamente o, all’opposto, mai.

Sigarette

Il 14,4 per cento del campione riporta di fumare occasionalmente e il 18,1 per cento ogni giorno. All’interno della categoria dei fumatori occasionali, il 23 per cento hanno tra i 14 e i 16 anni e il 68,8 per cento tra i 16 e i 18. Per quanto riguarda la categoria dei fumatori quotidiani, il 18 per cento sono giovani tra i 14 e i 16 anni e il 64 per cento tra i 16 e i 18. Le percentuali di fumatori occasionali e quotidiani con più di 18 anni sono rispettivamente il 7,8 per cento e il 17,5 per cento. Si nota quindi una tendenza calante con l’avanzare dell’età, anche se, come detto, solo il 7,8 per cento dei giovani maggiorenni riporta di non avere mai fumato nella vita.

Sostanze stupefacenti

Il 26,1 per cento degli intervistati consuma sostanze: quindi uno su quattro tra i 14 e i 18 anni. Ne fa un uso occasionale il 17,6 per cento, addirittura quotidiano l’8,5 per cento. Nonostante emerga dal campione che la percentuale di uomini che consuma occasionalmente e/o quotidianamente sostanze sia maggiore rispetto alla percentuale di donne, questa differenza di genere non è statisticamente significativa. Cosa significa? Semplicemente che non emergono differenze di genere nel consumo di droghe. Per quanto riguarda l’uso occasionale di cannabinoidi (quindi marijuana, hashish e spice, ndr), il 17 per cento dei giovani utilizza una sola sostanza. L’uso plurimo è limitato allo 0,53 per cento. Il 7 per cento, infine, riporta di fare uso quotidiano di almeno una di queste sostanze. Numeri che scendono se parliamo dei cosiddetti “stimolanti”, quindi cocaina e crack: l’1,2 per cento ne fa uso occasionale e lo 0,5 per cento quotidiano, a fronte di un 98,3 che dichiara di non consumare nulla. Cifre simili per la categoria “psicofarmaci”: il 3,3 per cento ne fa un uso occasionale, il 96,3 dice “mai” e lo 0,4 per cento dichiara di farne un uso settimanale/quotidiano.

Smartphone

Sembra che i giovani abbiano maturato un uso più “consapevole” della tecnolgoia. Nell’anno scolastico 2022/23, il 26 per cento ne è stato dipendente per oltre 5 ore al giorno; un numero che può impressionare, ma comunque inferiore al 28,5 per cento del 2021/2022 e addirittura del 46,6 per cento del periodo 2020/21. Nell’ultimo anno scolastico il 37 per cento ha utilizzato lo smartphone per 3-4 ore, uno su tre per 2-3 ore e solo il 6 per cento per 1 o 2 ore. In riferimento all’età e tempo di utilizzo, i 14-16 anni che utilizzano lo smartphone per oltre 10 ore sono il 46,4 pèer cento; tra i 16 e i 18 anni il 35,7 per cento. Per oltre 5 ore ne usufruisce invece per il 57,4 per cento la fascia di età 16-18.