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Modena. L’ex convento delle suore Orsoline si rinnova

Giovanni Medici
Modena. L’ex convento delle suore Orsoline si rinnova<br type="_moz" />

In arrivo trenta alloggi di pregio, studi e uffici

30 giugno 2023
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Il centro storico di Modena, dopo la zona delle caserme sui viali e gli spazi del Sant’Agostino-Estense, sarà presto interessato da un nuovo intervento, che darà un volto diverso ad un intero isolato. Stiamo parlando di quello che sorge tra via Fontanelli e via Ganaceto, e dove la Dame Orsoline ospitavano decine di educande fino a non tanti anni fa.

Un grande complesso per il quale la M&G Immobiliare srl di Reggio Emilia ha presentato l’anno scorso al Comune un piano di recupero di iniziativa privata: è già in corso il periodo di deposito pubblico per le osservazioni, poi il piano verrà esaminato da un’apposita Conferenza dei servizi promossa dall’amministrazione comunale e si dovrà infine attendere l’autorizzazione della Soprintendenza per avviare i lavori.

Il complesso immobiliare è costituito da sei edifici, molto diversi tra di loro per struttura, tipologia ed epoca di costruzione, che va dal 1700 al 1960. Al centro del complesso c’è un ampio giardino alberato, di oltre 2 mila metri quadrati, per il quale è previsto un intervento di recupero storico-filologico. Restauro e risanamento conservativo sono previsti anche per gli edifici vincolati. Dovranno essere conservati e valorizzati, inoltre, gli apparati esterni di qualità architettonica improntati alle forme tardo-barocche della facciata su via Ganaceto. Dove c’erano le aule e le stanze delle pensionanti (ultimamente non più educande ma studentesse e lavoratrici) nasceranno una trentina di unità immobiliari di pregio (di varia tipologia, anche su più piani), alcuni con ascensore esterno. Previsti anche spazi con accesso indipendente, che potrebbero diventare sedi di studi o uffici, o magari destinati a chi intende svolgere attività di smart working.

Il complesso immobiliare di proprietà fino a poco fa dell’Istituto Orsoline Missionarie del Sacro Cuore di Gesù (ordine fondato nel 1535 a Brescia da sant’Angela Merici) ha una superficie di 4.875 metri quadrati. M&G Immobiliare intende realizzare l’ingresso carrabile per i residenti in via Fontanelli: per salvaguardare l’area verde del complesso verrà costruito un parcheggio interrato per le auto, al di sotto di quelli che sono i fabbricati di servizio costruiti nel secolo scorso e che verranno abbattuti, dotato di ascensore per i veicoli. Altri parcheggi verrebbero poi realizzati a raso, sempre all’interno dell’area cortiliva, dotati di tettoia. La cappella interna in stile neogotico resterà di proprietà delle Orsoline e verrà restaurata a loro cura.

Nel corpo A del complesso (quello su via Ganaceto) verranno realizzate nove abitazioni e una sala polifunzionale (nell’ex chiesa al secondo piano). Negli spazi che danno su via della Cerca invece sei unità immobiliari, poi quattro loft e due abitazioni nel corpo D e una residenza di grande dimensioni nel corpo C, sei unità immobiliari infine nel corpo E del complesso edilizio. Il riscaldamento dei locali sarà reso possibile da un impianto geotermico. Interessante è il giardino delle ex Orsoline, presente già nel Settecento e ridimensionato nel corso degli anni a causa delle nuove costruzioni realizzate nel secolo scorso, ma ancora dotato di un boschetto centrale, due piccole collinette collegate da un percorso aereo e percorsi pedonali. Oggi qui crescono tra l’altro un gelso da carta e un gingko biloba, ma anche dei bambù. Lo si intravede da via Fontanelli, dove il muro di cinta è stato costruito nel 1903 (e si vede).

Chi ha abitato nella zona ricorda il particolare abbigliamento delle Dame Orsoline, il bombardamento del 1944 che vide le macerie interrompere il canale Cerca, all’epoca a cielo aperto, le “signorine” che sostavano all’angolo tra questa e via Ganaceto e che chiacchieravano con i cadetti sotto le finestre delle ragazze ospitate dal convitto. Il grande portone di via Ganaceto, sempre chiuso, rendeva questo pezzo di città invisibile ai più. Tra qualche anno, come è successo per gli spazi dei Francescani poco lontano, Modena perderà un antico “contenitore” per acquisire un condominio di prestigio.