Serramazzoni. La Ferramenta Bacchi festeggia i 60 anni. «Mai chiuso per ferie»
Consegnata a Nello, Tina e Luca una targa premio
i Daniele Montanari
Serramazzoni Festeggia i 60 anni la Ferramenta Bacchi di Serra, un anniversario doppiamente speciale. Intanto perché sono poche in montagna le attività che si possono fregiare di una storia così lunga. Poi perché la ricorrenza cade dopo il grave incendio di dicembre che ha costretto a un lungo periodo di chiusura. Ma non è mai stata in discussione la prosecuzione dell’attività.
Ci sono insomma adesso tutti i motivi per fare festa, ed ecco perché la Confcommercio ha portato una targa di riconoscimento a Giuseppe Bacchi (per tutti Nello) e sua moglie Albertina Casolari (Tina), che iniziarono nel 1963, e al figlio Gian Luca che porta avanti l’attività oggi (negli anni hanno contribuito anche gli altri fratelli). «La Ferramenta Bacchi è divenuta nel tempo punto di riferimento per famiglie e imprese del territorio – sottolinea Confcommercio – ha il merito di essere riuscita ad evolvere in coerenza con le mutevoli dinamiche di mercato e ha avuto anche la capacità di superare momenti difficili come quelli del Covid e della devastazione dell'incendio di pochi mesi fa».
«Nel 1963 Nello faceva il casaro a San Cesario, e io lavoravo a Sassuolo – racconta Tina – ci volevamo sposare e siamo venuti a sapere che qui a Serra il titolare della ferramenta, Fiorenzo Franzelli, la voleva cedere. Abbiamo deciso di provare noi a mandarla avanti: ci siamo trasferiti, ed è partita questa lunga avventura. In quegli anni Serra era al top, e di gente ce n’era tantissima. Abbiamo avuto tante soddisfazioni, Nello è stato nominato anche maestro del lavoro. Se tornassimo indietro, rifaremmo tutto, nonostante i sacrifici».
E che sacrifici: la ferramenta Bacchi in 60 anni di storia non ha mai chiuso per ferie, tenendo aperto d’estate anche la domenica: «Ci siamo organizzati per tenere sempre aperto – spiega Luca – per garantire il servizio. La mamma e il papà in teoria avevano preso due giorni di ferie per venire a Feltre al mio giuramento da militare. Era un sabato, e avevano prenotato l’albergo lì. È successo però che si è fatto tutto la mattina ed è finita che al pomeriggio siamo tornati a Serra e abbiamo riaperto. È stata mezza giornata di ferie».
«Vogliamo ringraziare tutta la gente di Serra che ci ha supportato in questi 60 anni – sottolineano Nello e Tina – il rapporto con le persone qui è sempre stato da famiglia più che da clientela. Lo abbiamo visto anche nei durissimi momenti dopo l’incendio, in cui anche questo affetto ci ha dato la spinta a rialzarci e andare avanti».
«No, non mi ha mai pesato lavorare tanto – nota Luca – perché a me è sempre piaciuto stare in mezzo alla gente e mi è sempre piaciuto questo lavoro. Occuparsi di una ferramenta è una cosa speciale: non si tratta solo di vendere degli articoli ai clienti, ma spesso anche di capire il problema che gli si presenta a casa e dare possibili soluzioni. E con più esperienza hai, più riesci a proporre delle cose valide. Così si crea un rapporto speciale».l