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Il progetto

A Formigine si fa inclusione con Spalletti come testimonial

Serena Arbizzi
A Formigine si fa inclusione con Spalletti come testimonial

L'iniziativa è stata ideata da Baroni, allenatore della onlus Tutto si Muove

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Formigine Lui, mister Enrico Baroni, è l’allenatore della onlus Tsm–Tutto si muove, di Formigine, che si occupa di fornire occasioni di inclusione a ragazzi con disabilità. E ha ideato, proprio a Formigine, il “Progetto Inclusione”, che ha avuto grande successo e che ora ha “esportato” anche nel Reggiano, in particolare nella Rubierese, dove ora la squadra avrà un testimonial d’eccezione: Luciano Spalletti, l’allenatore che ha firmato la conquista dello scudetto da parte del Napoli.

Il Progetto Inclusione, prevede che tanti ragazzi e ragazze con disabilità siano protagonisti di allenamenti di calcio. “Tsm”, dove Baroni è allenatore, è un punto di riferimento per ragazzi con difficoltà, che grazie alla onlus hanno la possibilità di imparare lavori manuali ma anche di partecipare ad attività aggregative, sport compreso, come in questo caso.

L’idea nasce, come detto, da mister Enrico Baroni e dopo essere stata sperimentata a Formigine si svolgerà sotto la guida di tecnici della Rubierese e di un gruppo numeroso e motivato di volontari. Nel corso del tempo, i partecipanti si sono mostrati sempre più aperti ed entusiasti, facendo trasparire grande passione. Ma veniamo al link con mister campione d’Italia. Sui profili social della Rubierese è apparso nei giorni scorsi un video girato nientemeno che da Spalletti in persona. Il mister elogia il collega Baroni, definendolo “bravissimo” e carica i ragazzi di Progetto Inclusione.

«Io vorrei allenarli al suo posto – afferma Spalletti nel video, riferito a Baroni – però sono sicuro di non arrivare al suo livello, perché ho avuto a che fare con lui e so quale qualità può esibire».

L’incontro tra l’allenatore che ha vinto lo scudetto e Baroni è nato quattro anni fa. «Andai in vacanza in un resort in Toscana, a Montaione, tra Firenze e Siena – racconta mister Baroni –. Avevamo sentito che apparteneva alla famiglia Spalletti ma inizialmente pensavamo a un caso di omonimia. Poi, un giorno, lo vedo intento a pareggiare la ghiaia. Lo fermo e gli dico: “Luciano, sei tu”. E lui risponde: “Per i soldi che spendo dovrei essere il padrone”. Abbiamo scoperto una persona meravigliosa e generosa, in un luogo altrettanto splendido, tra boschi, animali, campi da padel, da calcetto. Andiamo sempre lì quando il campionato è finito».

Baroni quindi ha, come detto, ideato il Progetto Inclusione, dopo aver sperimentato con successo il formato nella onlus Tsm, Tutto si muove, di Formigine.

«Io sono allenatore del Tsm di Formigine e l’idea era quella di far nascere la stessa storia a Rubiera – spiega Baroni –. L’appuntamento non è costituito soltanto dal momento dell’allenamento».

Una volta finita la doccia, infatti, si va tutti a cena insieme. «Poi si va a mangiare insieme, così da regalarsi nuovi momenti di spensieratezza e, al tempo stesso, anche i genitori, consapevoli di lasciare i figli a fare qualcosa di piacevole, possono ricavare un po’ di tempo libero».

«Ero partito con un allenamento al mese: all’inizio i ragazzi erano 16, ora siamo diventati 18 – sottolinea Baroni –. Per partire ho contattato delle persone che potessero avere caratteristiche quali: bontà, tempo e capacità di prendere a cuore l’iniziativa. Ho chiesto loro se potessero dedicare tempo all’idea e siamo partiti. Non facciamo campionati, solo allenamenti. All’iniziativa partecipano, dunque, 18 ragazzi e una ventina di collaboratori».

«Anche Luciano Spalletti ha appreso entusiasta di Progetto Inclusione – aggiunge Baroni – e ha confezionato il video che sta circolando da venerdì sulle pagine Instagrame e Facebook della Rubierese.l