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Il dato

Al bar e ristorante senza contanti Modena ha il record nazionale

Carlo Gregori
Al bar e ristorante senza contanti Modena ha il record nazionale

L’utilizzo di carta e bancomat è salito dell’82%, anche per piccole spese

14 luglio 2023
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Modena è la provincia con l’aumento più elevato di transazioni senza contanti (+82,2%), seguita da Ancona (+54,1%) e L’Aquila (+51,7%).E nella Top 10 per scontrino cashless più basso dopo Oristano c’è sempre Modena (19,6 euro), mentre l’ultimo gradino del podio è occupato da Prato, Ancona e Cagliari, tutte con un ticket medio digitale di 20,2 euro.

Insomma, nella nostra provincia non solo sono passate le polemiche sull’uso dei pos, ma sono i clienti stessi a chiederlo senza preoccupazioni.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio Caffè e Ristoranti Cashless 2023 di SumUp, società attiva nel settore dei pagamenti digitali per business di ogni dimensione, che analizza i dati 2023 relativi alle transazioni cashless (senza contanti) per fornire un quadro dei trend di pagamento nel settore della ristorazione nelle diverse province italiane.

L’Osservatorio di SumUp ha analizzato anche le province dove il calo del ticket medio digitale è più evidente. In cima si posiziona Belluno, con una flessione del 31% rispetto al 2022, seguita da Ancona (-24,9%), Parma (-23,5%), Prato (-21,2%) e Modena (-18,3%). Dall’altro lato della classifica è Isernia la provincia in cui, invece, il ticket medio è aumentato maggiormente (+16,4%), seguita da Bolzano (+9,1%), Messina (+3,6%), Catanzaro (+3,1%) e Potenza (+1,4%).

In particolare, tornando alle province che utilizzano di più la strisciata o il contactless, la crescita più elevata di transazioni senza contanti è segnalata proprio a Modena (+82,2%), seguita da Ancona (+54,1%) e L’Aquila (+51,7%). Oristano registra invece lo scontrino digitale più basso (15,5 euro in media), Aosta il più alto (38,5 euro). Belluno è la provincia in cui il ticket medio cashless è sceso di più (-31%), mentre Isernia, in controtendenza, è il territorio con l’aumento maggiore (+16,4%).

«Anche nel 2023, il primo anno senza restrizioni dovute alla pandemia, le transazioni cashless nei caffè e ristoranti continuano a crescere significativamente in tutto il territorio nazionale, a dimostrazione di quanto esercenti e consumatori siano ormai a loro agio con queste modalità di pagamento. Nonostante il trend positivo, in una minoranza consistente di territori il ticket medio tende a crescere o a restare stabile da un anno all’altro: segno che in alcune aree l’abitudine al contante è ancora radicata», osserva Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp. «Non bisogna dimenticare che il contante ha dei costi in termini di sicurezza, di complessità e di attrattività del business che l’uso di strumenti digitali consente di abbattere: dal rischio di ricevere banconote false, ai costi per mettere in sicurezza il punto vendita, fino alla difficoltà di depositare il denaro a causa della progressiva diminuzione delle filiali bancarie sul territorio. Inoltre, anche in vista di un’estate 2023 in cui si prevede l’arrivo di numerosi turisti internazionali abituati a pagare qualsiasi importo con carta, proporre soluzioni digitali aiuta i ristoratori a rispondere alle esigenze di una fetta crescente di potenziali clienti». l

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