100 al Corni, Andrea Ascari: «Da sempre voglio diventare ingegnere»
Il diplomato ha la Formula Uno nel mirino
Il vero segreto per uscire con 100 dalla maturità? Non pensarci. Anzi, la più grande ricchezza che si guadagna alle superiori è proprio la capacità di appassionarsi, e Andrea Ascari, uscito con 100 dalla maturità del tecnico industriale Corni, lo sa meglio di chiunque altro. Così, dai box, o meglio dire, dai banchi di scuola, è pronto per la triennale all’università, e, tra qualche anno, per vedere il suo sogno realizzarsi: diventare ingegnere di pista in Formula 1.
«Dai primi anni del liceo il mio obiettivo è sempre stato quello di diventare ingegnere, la meccanica è la mia passione. Nel triennio ho avuto la fortuna di imparare le basi della materia, poi a casa mi piaceva approfondirla e leggere libri a riguardo. Un obiettivo difficile da inseguire, sicuramente, ma è quello che voglio fare e non ho intenzione di pensare alle alternative». Il secondo segreto? La determinazione: a luglio Andrea, subito dopo aver scoperto di essere stato ammesso all'università dei suoi sogni, ha immediatamente pagato la prima retta. E se non è un esempio di dedizione questo, allora non sapremmo trovarne un altro.
Da un amore sbocciato tra una lezione e l’altra, Andrea racconta le sue, tante, passioni: «Non ho mai passato intere giornate sui libri né tantomeno ho dovuto rinunciare al mio tempo libero. L’unica cosa a cui non posso rinunciare è lo sport: che sia per qualche ora in palestra o per una corsa in bicicletta, ogni giorno sento la necessità di impegnarmi a trovare del tempo per staccare, per stare meglio. Così quando torno sui libri sono più produttivo. Mi sento in debito con questa scuola per tutto quello che ha saputo darmi, ma più di tutto per i momenti speciali che mi ha regalato e che porterò con me tutta la vita. Uscire con 100 dalla Maturità non è indispensabile, né tantomeno un requisito fondamentale per l’università o per il mondo del lavoro, ma essere cresciuti insieme ai propri amici e a persone competenti lo è e ho capito grazie a loro il valore di impegnarsi per i propri obiettivi: frequentare ragazzi con cui condividere gli stessi interessi e ascoltare bravi insegnanti ha saputo darmi lo stimolo giusto non solo per la scuola, ma per ogni aspirazione che voa rrò raggiungere nella vita. E ora non posso fare altro che ringraziare».