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Castelfranco. Gargano: «Città cementificata? Falso E il nuovo polo non sarà impattante»

Ernesto Bossù
Castelfranco. Gargano: «Città cementificata? Falso E il nuovo polo non sarà impattante»

Il sindaco dopo le polemiche sulle novità alla Venturina

02 agosto 2023
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Castelfranco Dopo l’approvazione del progetto che permetterà di fare sorgere, nel comparto artigianale “Venturina” di Castelfranco, un polo logistico denominato “Villanoviano”, in città è acceso dibattito sulla linea urbanistica intrapresa dall’amministrazione. Alla Giunta guidata da Gianni Gargano sono state rivolte accuse di cementificazione eccessiva che contribuisce ad amplificare gli effetti del cambiamento climatico il quale porta, a sua volta, al verificarsi di eventi estremi come quelli avvenuti nel mese di luglio.

In tal senso, però, Gargano ribadisce che su «102 chilometri quadrati di territorio, solo il 16% risulta essere cementificato. E si tratta di una porzione, quella edificata, che non è un’isola a sé, ma è immersa in un contesto verde e sostenibile». Sul Villanoviano il primo cittadino cerca di fornire garanzie: «Ho una dichiarazione scritta in cui l’azienda che farà i lavori promette di non superare i 15 metri previsti inizialmente nel progetto. La possibilità che il polo logistico raggiunga i 25 metri è dunque pura fantasia», sostiene Gargano. Il quale, poi, chiarisce: «Si tratta di un polo logistico per cui abbiamo cercato di ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’impianto sarà quasi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, dal momento che saranno installati, sul tetto, diversi pannelli solari. Inoltre abbiamo ottenuto garanzie per quanto riguarda le misure compensative e le piantumazioni da fare in quella zona. Senza dimenticare le nuove ciclabili, che permetteranno a Castelfranco di avere diversi chilometri in più di mobilità dolce e sostenibile, come quella che collega Cavazzona al centro del paese».

Nel frattempo l’amministrazione sta passando al vaglio alcune ipotesi per soddisfare la domanda abitativa. A riguardo è importante sottolineare che si stanno studiando le conformazioni di tutti i capannoni sfitti del territorio, e l’idea, come spiega il sindaco, è quella di «rigenerare le strutture non utilizzate. L’obiettivo è evitare di cementificare ulteriormente dando una nuova vita a ciò che già è presente sul territorio. La missione è difficile e siamo solo a uno stadio embrionale, ma è importante cominciare per non consumare suolo e permettere alla nostra città di soddisfare la domanda abitativa», conclude.l