Beni confiscati alla mafia, a Montale un centro di aggregazione giovanile
Castelnuovo. I lavori in via Campania partiranno entro la fine dell’anno
Castelnuovo C’è anche un edificio di Castelnuovo, e per la precisione un capannone di Montale, tra i 44 progetti che saranno sostenuti dalla Regione per il recupero a fini sociali di immobili confiscati alle mafie. I progetti hanno ricevuto il via libera dalla giunta regionale e saranno realizzati attraverso la sottoscrizione di accordi di programma con la supervisione del capo della Segreteria politica della presidenza della giunta, Giammaria Manghi, con ciascun ente locale e/o pubblico, con l’erogazione dei contributi previsti. Quest’anno si tratta del maggior numero di iniziative sostenute dall’approvazione del Testo unico per la promozione della legalità.
Per quanto riguarda Castelnuovo, un ampio capannone verrà destinato a centro di aggregazione giovanile comunale e polo locale di attività di promozione della cultura della legalità. L’immobile si trova in via Campania a Montale, e l’intervento di recupero comporterà un investimento di 216mila euro, di cui 46mila a carico del Comune. Per quanto riguarda i tempi, si conta di iniziare il recupero in autunno o al più tardi entro la fine del 2023.
«L’intervento di recupero dell’edificio di via Campania - commenta l’assessore alla Legalità Monique Bonacorsi - si inserisce nel progetto che vede l’amministrazione impegnata da diversi anni con percorsi dedicati, alcuni realizzati in sinergia con l’Unione e altri in collaborazione con l’associazionismo locale. L’obiettivo è avere un luogo a disposizione delle associazioni, delle scuole e di tutta la comunità per l’organizzazione di iniziative finalizzate alla promozione della cultura della legalità, all’inclusione sociale e al contrasto alle fragilità: da laboratori a corsi di teatro, da reading a concerti, da proiezioni di film a incontri con persone che a diverso titolo si sono spese per combattere il crimine organizzato, l’edificio di via Campania diventerà sede di una molteplicità di iniziative, un polo aggregativo strategico che attualmente manca non solo a Castelnuovo, ma in tutto il territorio unionale».l