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Le nuove tariffe

Nidi, il Comune di Modena conferma gli sconti

Nidi, il Comune di Modena conferma gli sconti<br />
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Prorogate le agevolazioni rivolte alle famiglie con Isee fino a 26mila euro

21 agosto 2023
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Le tariffe per la frequenza del nido d’infanzia saranno scontate anche nel prossimo anno educativo 2023/24. La giunta comunale di Modena, su proposta dell’assessore all’Istruzione Grazia Baracchi, ha deliberato la proroga della scontistica alle tariffe dei servizi educativi per la prima infanzia, nella stessa misura degli scorsi anni, in attesa che la Regione stanzi i contributi dedicati.

Sono state confermate infatti le risorse destinate alla misura “Al nido con la Regione”, che per Modena nel 2022 hanno significato contributi economici pari a 952mila euro: a beneficiarne sono state un migliaio di famiglie.

Per garantire la continuità nell’applicazione dell’abbattimento delle tariffe, onde evitare di far pagare alle famiglie rette intere nei primi mesi, salvo poi ricorrere a successivi rimborsi, il Comune di Modena ha quindi confermato le riduzioni modulate in base all’attestazione Isee del nucleo familiare. Con successive variazioni di bilancio, saranno in seguito recepiti i contributi regionali.

La misura di sostegno è rivolta alle famiglie con Isee non superiore ai 26 mila euro, con bambini che frequentano i nidi d’infanzia comunali e convenzionati con accesso da graduatoria pubblica, ma anche a chi frequenta un posto privato in nidi convenzionati.

La manovra sulle rette prevede che alla tariffa ordinaria sia applicata una percentuale di sconto decrescente al crescere del valore Isee, con una tariffa fissa iniziale e diversi scaglioni fino ai 26mila euro, appunto, che la Regione ha previsto come tetto massimo per accedere al sostegno. Un’attenzione particolare è riservata alle famiglie con bambini con disabilità, alle quali viene riconosciuta un’ulteriore maggiorazione del 10 per cento della riduzione.

In particolare, per le famiglie con Isee fino a 5.450 euro la tariffa viene abbattuta fino al 50 per cento (60 per cento in caso di utente disabile) con una retta fissa che, per il servizio a tempo pieno, si riduce a 50 euro al mese e di 35 euro per il servizio a part time.

Anche per le famiglie con Isee da 5.450 fino a 18.500 euro la quota mensile è dimezzata con sconti da 50 a 161 euro: una famiglia che pagherebbe 323 euro ne paga 161 (113 se usufruisce del part time, anziché 226 euro).

Riduzioni consistenti (del 40 per cento e del 50 per cento nel caso di utenti disabili) per la fascia di popolazione con Isee da 18.500 a 21.500: la tariffa minima passa da 323 a 194 euro (per part time da 226 a 135 euro) e quella massima da 386 a 231 euro (da 270 a 162 euro per il servizio part time).

Infine, per i nuclei con Isee da 21.500 a 26mila euro le tariffe sono ridotte del 30 per cento (40 per cento in caso di disabili), con sconti da 116 euro a 140 euro per il tempo pieno. Per fare alcuni esempi, chi dovrebbe pagare 386 euro ne paga 270 (per il part time 189 euro), mentre la retta massima da 468 si riduce a 328 euro (229 euro per il part time).

Gli sconti vengono attuati anche per i bambini che frequentano il nido da privati in strutture convenzionate. I genitori dei bambini che già frequentano le strutture comunali o convenzionate non devono presentare alcuna domanda, poiché le nuove tariffe sono applicate automaticamente dal Settore Servizi educativi. Gli utenti privati che frequentano strutture convenzionate devono invece presentare agli uffici del Settore la richiesta corredata da Isee in corso di validità.