Voto, Carpi Futura e 5 Stelle: «Non sosterremo candidati Pd»
Rischia di saltare il campo largo auspicato dalla segreteria Dem
Per fare un matrimonio bisogna essere in due. Anzi, in questo caso, verrebbe da dire, in tre. Lo sa bene la segreteria cittadina del Partito democratico Daniela Depietri che, guardando alle elezioni amministrative del 2024, ha auspicato a un campo largo che possa unire le diverse forze politiche progressiste sotto un’unica coalizione. Un matrimonio, a tutti gli effetti. Ecco, un patto che le altre due parti – Carpi Futura e Movimento 5 Stelle – non sono poi così convinti di firmare. O meglio, potrebbero farlo, potrebbero firmare, ma a determinate condizioni. Una, più delle altre: «Il candidato non deve avere tessere di partito in tasca, perché noi non sosterremo mai un candidato sindaco del Pd». Di fatto è un no condizionato alla scelta del cavallo su cui puntare: «In caso di figura esterna al partito potremmo invece sederci è discuterne». Le voci sono quelle di Sergio Vascotto, presidente della lista civica Carpi Futura, e di Eros Andrea Gaddi, capogruppo, consigliere comunale e portavoce dell’ala carpigiana del Movimento 5 Stelle.
Un ultimatum a tutti gli effetti, come a dire: “Noi potremmo anche esserci, ma a certe condizioni; e una di questa è l’assenza di tessere di partito nelle tasche del candidato sindaco”. Un ultimatum che arriva, si vede, dopo le prime consultazioni, le prime chiacchierate tra i dem e le forze del centrosinistra progressiste: la stessa Depietri ha ammesso che «sin da inizio luglio, stiamo incontrando associazioni, gruppi, militanti e forze politiche progressiste, per proporre una squadra di governo della città credibile».
Dunque, il tanto auspicato campo largo rischia già di saltare ancora prima di nascere: «Siamo da sempre contrari alle radicalizzazioni ideologiche – commenta Sergio Vascotto di Carpi Futura – Per il momento la nostra priorità è dare vita a un centro con un programma che sia più legato alla città. Con quale altra forza politica? A oggi, Italia Viva è un partner importante. Il Pd? Se dobbiamo discutere con Depietri su argomenti e tematiche, ben venga; se invece si deve parlare di candidati dico che le primarie non ci interessano. L’intenzione è di proporre un nostro volto o di appoggiare un eventuale figura terza, esterna ai partiti. Il motivo? Serve discontinuità rispetto alle ultime amministrazioni; per questo un candidato iscritto al Pd non ci interessa».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il pentastellato Gaddi: «Nel corso degli anni in consiglio comunale, insieme alla collega Medici e a Severi, abbiamo assistito a situazioni di vario tipo: dal Pd, che ha sempre evitato il confronto, alle destre che si limitano a polemizzare senza entrare nel merito. Le nostre idee sono chiare: ci interessa la tutela di Aimag, del verde pubblico, dell’ambiente, la lotta al cambiamento climatico, la protezione del suolo e la riduzione dell’uso di cemento. Vogliamo migliorare il Ramazzini senza realizzare un nuovo ospedale e ridurre l’uso dell’auto. Riteniamo fattibili questi progetti, tuttavia le altre forze politiche hanno una visione diversa dalla nostra. Quindi, leggere che il Pd vorrebbe intraprendere un dialogo con noi ci fa riflettere, considerando la loro abituale arroganza nei dibattiti e la scarsa propensione al confronto. È ovvio che siamo aperti al dialogo con tutti i partiti dell’area progressista, ma solo in presenza di idee e confronto reali. Carpi Futura? Con loro abbiamo sempre collaborato per scambiare idee e c’è un cammino condiviso».