Al Festival di Venezia trionfa l’eleganza modenese
Ovazione per l’abito di Jillian, moglie di Dempsey, creato da Gabriella Franchini: «Me lo ha chiesto in agosto, che felicità vederlo»
Ha raccolto un successo tutto modenese lo sfavillante red carpet veneziano della coppia Patrick Dempsey e Jillian Fink per la proiezione del film “Ferrari”. L’abito anni ’50 indossato da Jillian, semplice ed elegante per la sua allure, ha riscosso un’ovazione dal pubblico, punteggi fino al 10 e anche i criticoni più incalliti l’hanno approvato a pieni voti sui social.
Parliamo dell’abito avorio in tessuto mikado con tasche disegnato e realizzato dalla modenese Gabriella Franchini per la sua linea Geneviève Milano. Un punto d’arrivo per Gabriella che, con determinazione e umiltà, ha lavorato per 15 anni alla Boutique Alta Moda prima al reparto donna e poi uomo, sotto la guida di Giorgio Messori, quindi presso Spoon e ora a Closer in corso Canalchiaro e che con gli anni ha maturato la capacità di creare lei stessa abiti in base alle esigenze delle clienti fino a fondare la sua linea Geneviève Milano. Ed è stato durante il periodo delle riprese a Modena del film su Enzo Ferrari (interpretato dal marito Patrick Dempsey), che Jillian Fink ha scoperto gli abiti della linea Geneviève di Gabriella. Anche dopo il ritorno a Los Angeles, l’attrice è rimasta sempre in contatto con Gabriella e le ha commissionato un abito su misura per la premiere del film Disney “Disenchanted”. Per la serata della prima a Hollywood, Jillian ha scelto di indossare un abito nero in tessuto mikado seta con tasche laterali. Ora il suo abito sotto i riflettori alla Mostra del Cinema a Venezia.
Gabriella, cosa ha provato vedendo il suo abito indossato da Jillian sul red carpet veneziano?
«Una felicità infinita. Felice per me ma soprattutto per lei, una donna eccezionale e di grande presenza, sensibilità e gentilezza. Mi ha ringraziato tante volte. Per me è importante: ha scelto me che non sono un nome. E con me ha valorizzato Modena, Geneviève e chi ha lavorato a questo progetto complicato a tempo record».
Come è andata?
«In questi mesi siamo sempre state in contatto. All’inizio di agosto mi ha chiesto se me la sentivo di creare un abito per la premiere a Venezia. Sulle prime, mi sono spaventata: era tutto chiuso e dovevo partire da zero. Trovare stoffe e materiali è stato difficile, ho lavorato duramente. Pochi giorni fa, abbiamo provato l’abito ed è era perfetto. Lei lo ha abbinato con una giacca di pelle, una combinazione azzeccata».
Come vi siete conosciute?
«Jillian era a Modena mentre Patrick era alle prese col film su Ferrari. Lara Gilmore l’ha portata da Closer durante uno shopping e c’è stato subito feeling».