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Da Carpi al “Collegio”: «Mamma e papà, anch’io posso farcela»

Carlotta Fornaciari
Da Carpi al “Collegio”: «Mamma e papà, anch’io posso farcela»<br type="_moz" />

Il 17enne Enrico è tra i concorrenti del reality Rai

04 settembre 2023
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«Il Collegio è un’esperienza che voglio assolutamente fare, per dimostrare in primis a me stesso e anche ai miei genitori che ce la posso fare, che riuscirò a finire il percorso insieme a tutti gli altri concorrenti».

Enrico Di Clemente, carpigiano di 17 anni, è il nuovo concorrente che, insieme ad altri 22 ragazzi di tutta Italia, ha partecipato all’ottava edizione di uno dei docu-reality più seguiti del paese, “Il Collegio”, registrato nei mesi scorsi e che andrà in onda dal 24 settembre al 29 ottobre. Il programma di Rai Due, diventato ormai un vero e proprio cult tra gli adolescenti, si presenta come un viaggio in un collegio del passato, il Collegio San Francesco di Lodi, più precisamente nei primi anni 2000. I 23 concorrenti, con l’obiettivo di imparare a “studiare e a responsabilizzarsi”, dovranno affrontare la dura disciplina collegiale e le sfide che si presenteranno nel loro percorso, prima di sostenere un esame finale, una sorta di esame di Stato, e ottenere i loro riconoscimenti.

In un video di presentazione agli spettatori, una breve biografia per farsi conoscere meglio, mentre dietro al bancone prepara un cocktail da servire al prossimo cliente, si racconta alla tv: «Ho deciso di smettere di andare a scuola in seconda superiore, non faceva per me. Da quel momento, un anno e mezzo ormai, lavoro come barman, barista e cameriere». Ma dietro la dedizione per il lavoro nasconde altro. Nasco l’altra sua grande passione. «È la musica – ammette – Con la musica mi piacerebbe proprio “spaccare”».

Nelle clip successive lo vediamo in studio di registrazione, davanti al microfono: mentre canta sembra che non esista nient’altro. «Scrivo anche pezzi miei – racconta il giovane di Carpi – soprattutto canzoni trap, mi piace parlare dell’amore nei miei brani».

Poi il riflettore si sposta sui genitori: «Sono speranzoso – spiega fiducioso il padre, mentre Enrico invece abbraccia la mamma – e per questo condivido l’esperienza. Credo che lo faccia maturare ancora di più e che gli faccia tornare la voglia di terminare gli studi». Forse, in fondo, imparare divertendosi è meglio. Ora la sfida rimane aperta: ce la farà il nostro concittadino a tagliare il traguardo? Tra qualche settimana lo scopriremo.l