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L'intervento

Sassuolo. Casa Serena, via l’amianto dagli impianti delle fogne

Ernesto Bossù
Sassuolo. Casa Serena, via l’amianto dagli impianti delle fogne<br type="_moz" />

E il Comune è pronto a chiudere il bando per la nuova residenza

08 settembre 2023
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Si interviene sul nuovo e sul vecchio. La fine del 2023 sarà decisiva per Casa Serena, che vedrà due passaggi fondamentali.

Il primo: 40mila euro stanziati dal Comune per rimuovere, nell’attuale edificio, alcuni residui di amianto che si trovano prevalentemente nella fognature. Si tratta di rimasugli pressoché irrilevanti, «ma bisogna comunque garantire la massima sicurezza», chiosa il sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani. Il secondo step è invece quello che riguarda la chiusura del bando per l’affidamento dei lavori della nuova Casa Serena, che intorno a marzo di quest'anno ha subito una forte accelerazione.

«Rispetto a questo tema – garantisce il primo cittadino di Sassuolo – siamo in procinto di chiudere la gara, e cominceranno, nell’arco di poco tempo, i lavori».

Un progetto ambizioso e importante di cui si parla da tanto tempo e che è molto atteso dalla cittadinanza. La struttura sorgerà vicino all’ospedale di Sassuolo in modo che gli ospiti, in caso di necessità, possano rapidamente ricevere un’assistenza qualificata. Il quadro economico era stato aggiornato lo scorso marzo, recependo il parere del Dipe (Dipartimento per la programmazione economica e il coordinamento della politica economica della presidenza del Consiglio dei Ministri) portando da 14 milioni a 17,6 milioni euro l’importo complessivo del progetto. La Giunta ha dunque deliberato di approvare il progetto di fattibilità tecnico economica relativo all’intervento di costruzione della nuova casa residenza e centro diurno per anziani.

«Un altro punto del nostro programma elettorale – commenta il sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – che inizia a prendere forma a costo zero per il Comune, perché trattandosi di un Project Financing l’investimento sarà sostenuto dal privato che realizzerà la struttura e che poi la gestirà per rientrare della spesa».

Qualche dato in più. A Sassuolo la struttura costerà zero, trattandosi, come detto, di un metodo di finanza del progetto. E sarà affidata per quarant’anni al concessionario, con un valore economico di concessione e contributi intorno ai 230 milioni di euro, pari a circa cinque milioni l’anno.

Questo modo di operare è stato seguito in considerazione del fatto che, viene spiegato nei documenti della Giunta, «il metodo della realizzazione con finanza di progetto appare quello economicamente e funzionalmente più valido in quanto i costi di gestione di queste tipologie di opere sono nettamente prevalenti rispetto ai costi di costruzione e pertanto la realizzazione direttamente a cura del soggetto gestore ne permette la massima corrispondenza alle funzioni che in essa dovranno essere svolte massimizzando economicità ed efficienza».