Pensiero e attualità: l’Idea di Formigine con l’aria di festival
Due giorni di incontri per riflettere con grandi nomi: da Cottarelli a Calabresi, passando per Damilano e altri
Attualità al centro dell’evento “Idea. La festa del pensiero”, che da diversi anni si tiene nel parco del castello di Formigine nella seconda settimana di settembre.
Con un format molto semplice ma una location unica, il festival ha saputo coinvolgere migliaia di persone e ospitato decine e decine di intellettuali, da Paolo Mieli, agli indimenticabili Philippe Daverio e Michela Murgia, passando per artisti del calibro di Francesco Guccini e Pupi Avati.
Ad aprire la manifestazione, lo scorso mercoledì, è stato Fabio Caressa, tra i volti più noti del giornalismo sportivo che ha divertito con gli aneddoti della sua lunga carriera il numerosissimo pubblico composto soprattutto da giovani.
Quest’oggi, saranno ospiti alle 17 Carlo Cottarelli e, alle 18.30, Marco Damilano; mentre domani alle 17 si ritorna nel parco del castello con i Tlon, la coppia di filosofi Andrea Colamedici e Maura Gancitano e, alle 18.30, con Mario Calabresi.
A corollario del programma di incontri, una serie di altre iniziative che s’inseriscono nel più ampio “Settembre formiginese”, manifestazione giunta alla sua 52° edizione, vera e propria vetrina per il vivace tessuto commerciale e associativo della città.
Questa sera, alle 21, il palco di piazza Calcagnini ospiterà lo spettacolo degli Avanzi di Balera Modenesi “Satellite’s gone”, la storia di Lou Reed e dei Velvet Underground. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Francesca Mercury e Pierluigi Cassano. Ripercorre l’intera vita di Lou Reed sotto forma di una surreale e poetica intervista, costruita con un attento montaggio di brani dei suoi scritti, delle sue interviste e di tutte le testimonianze che di lui ci sono rimaste.
Il rock dei Velvet Underground era contemporaneamente primitivo e sofisticato. Raccontava senza ipocrisie la vita dei giovani newyorkesi, le loro angosce esistenziali, la controcultura… Come tutti i grandi artisti, Lou Reed ha saputo parlare non solo ai suoi coetanei, ma anche alle generazioni successive, esercitando una grande influenza sui musicisti e sull’immaginario del secondo Novecento fino ai giorni nostri.
Domani sera, stesso orario e stesso luogo, si terrà un omaggio a Giorgio Gaber (nel ventennale della morte) e Sandro Luporini (il suo paroliere), a cura della compagnia teatrale Andrea Ferrari. Il regista si propone di rispettare lo stile gaberiano con toni scanzonati, ribelli, sofferenti, provocatori e sempre attuali e affiderà l’apertura e la chiusura dello spettacolo alla voce dello stesso Gaber.
All’interno della “corticella” del castello ritorna l’opera di street art in 3D di Eduardo Relero a ricordo del Sommo Poeta Dante Alighieri. Relero è noto per l’uso della tecnica dell’anamorfismo e la creazione di illusioni ottiche capaci di trasformare lo spazio e ingannare lo spettatore. Grazie alla sua opera, il pavimento della corticella “sprofonderà” nei luoghi danteschi, ricreando una personale veduta della discesa negli Inferi narrata nella prima Cantica. L’installazione vuole essere un commento sull’attualità dei temi trattati nella Divina Commedia e sul ruolo della tecnologia nella società moderna.
Coda della manifestazione lunedì, quando alle 21, nel parco del castello, la Compagnia Teatro Nero metterà in scena “Molto rumore per Bill”: 16 attori sul palcoscenico, per un numero incalcolabile di personaggi, in 97 minuti di totale, shakespeariana, follia.