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Fiumalbo. I 102 anni di Aldo Monterastelli, il maggiordomo più ricercato d’Italia

Donatella Francesconi
Fiumalbo. I 102 anni di Aldo Monterastelli, il maggiordomo più ricercato d’Italia<br type="_moz" />

La figlia Diana: «Lo aveva cercato anche lo stilista Valentino e perfino qualcuno dagli Usa»

13 settembre 2023
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Fiumalbo Sono passati 102 anni dal primo vagito di Aldo Monterastelli. È Fiumalbo che ha dato i natali a uno dei più grandi maggiordomi in Italia. A ricordarne la lunga vita lavorativa è la figlia Diana che coglie l’occasione per fare gli auguri di buon compleanno «a questo formidabile papà» che oggi vive a Torre del Lago (Lucca), nella casa dei genitori della moglie scomparsa che Aldo ha assistito fino all’ultimo respiro.

Appena ragazzo, Aldo Monterastelli approda alla tenuta dei duchi Salviati, a Migliarino pisano. Erano i tempi della celebre coppia formata da Averardo Salviati e Igiea Costanza Florio considerata la “leonessa di Sicilia”. La coppia diede alla luce cinque figli, tra i quali Flavia Domitilla Salviati. La quale, appena ventenne, andò in sposa a “Lillio” Sforza Marescotti Ruspoli, all’epoca appena 19enne, poi diventato l’ultimo principe di Roma (scomparso nel 2022 a 95 anni), protagonista di una lunga carriera come politico, dirigente d’azienda e banchiere.

È il 1946 e «quando i genitori chiedono a Domitilla cosa desidera come regalo di nozze», racconta Diana Monterastelli, «la giovanissima sposa risponde che vuole Aldo a Roma con la nuova famiglia». E Aldo inizia un’avventura che lo vedrà andare in pensione a 80 anni suonati. Avventura che comprende anche «un soggiorno di sette anni nella Foresta Amazzonica», prosegue la figlia, «dove i Salviati-Ruspoli avevano possedimenti di caffè e cotone».

Anche per duchi e principi, però, arriva il momento in cui i matrimoni si rompono e i due coniugi arrivano a contendersi in quale delle due famiglie debba restare il fidatissimo maggiordomo che li ha visti appena ragazzi.

«Dopo la separazione dei coniugi, moglie e marito si contendevano mio padre. E lui si è cercato un altro lavoro, per non fare torto a nessuno dei due». Perché, sottolinea la figlia di Aldo, «il maggiordomo non è quello rappresentato in televisione. È la persona di massima di fiducia della casa, al quale si racconta tutto, e che manda avanti la casa, ma anche le persone che la casa la vivono. Mio padre non è mai stato un soprammobile nelle tante famiglie nelle quali ha lavorato».

Tra l’esperienza in Amazzonia (al ritorno Aldo sposa la fidanzata Iside Belluomi) e quella romana «nel giro di pochi anni mio padre era diventato il personaggio che è stato per tutta la vita, uomo preparato nel suo lavoro, brillante, molto ricercato. Un regista di Hollywood gli disse che se l’avesse seguito in America lo avrebbe fatto diventare un grande divo. Aldo era bello, simpatico, piaceva molto alle donne».

Per 18 anni Monterastelli lavora per la famiglia Parodi Delfino, la cui storia vede legami importanti con l’aristocrazia europea. Gli ultimi 12 anni prima della pensione, Aldo li trascorre al servizio della famiglia di Enrico Recchi.

Ma a dare la “caccia” al super maggiordomo sono in tanti: «Lo stilista Valentino», è ancora il ricordo della signora Diana, «l’ha inseguito per un anno, quando mio padre era già anziano, con proposte economiche importanti. Ma lui non ce l’avrebbe fatta, ormai, a salire su un aereo al giorno per stare al passo con le esigenze del suo datore di lavoro. E ha rinunciato».

Per la più che meritata pensione, Aldo Monterastelli è tornato vicino a quella tenuta dove tutto iniziò, nella casa dei suoceri, a Torre del Lago. «A 80 anni ha salutato tutti ed è andato a vivere a Torre del Lago, insieme a mia madre», racconta ancora la figlia: «Nel giro di poco lei si è ammalata, lui si è dedicato alla moglie fino a quando è morta». l

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