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Modena. Lambda, blitz negli scantinati: la polizia sgombera gli abusivi

Paola Ducci
Modena. Lambda, blitz negli scantinati: la polizia sgombera gli abusivi<br type="_moz" />

Identificate tutte le persone, puliti i rifiuti e recuperate altre bombole di gas. I residenti: «Barrico la porta con sedie e tavoli dalla paura»

13 settembre 2023
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Dopo la notte di terrore, è arrivato lo sgombero al palazzo Lambda di via Emilia Ovest.

Ieri mattina è arrivato il blitz della polizia, insieme ad altre forze. Così, tra lo stupore dei condomini (tra cui anche bambini), la Polizia locale ha avviato le attività anti degrado che si sono svolte con il coinvolgimento diretto dell’amministratore condominiale Christian Selmi, presente sul posto. L’amministratore si è attivato per liberare l’area dai rifiuti (tra cui anche telai di biciclette e giacigli di fortuna). Gli agenti della Polizia hanno invece controllato le persone presenti nell’area, procedendo all’identificazione di uno straniero, già noto alla Questura, che è stato messo a disposizione dell’Ufficio immigrazione. Durante il servizio si è reso necessario anche l'intervento dei Vigili del fuoco per la rimozione di ulteriori bombole Gpl custodite in modo inappropriato nei locali del condominio dopo che nella notte tra domenica e lunedì ne erano già state rimosse quasi una trentina. Nei posti auto esterni sono state poi rinvenute alcune auto e un furgone, sprovvisti di assicurazione, che in questi giorni saranno rimosse.

Le operazioni di pulizia e identificazione di persone che non avevano titoli per stare nello stabile di proprietà private, si sono svolte senza nessun tipo di opposizione e con la collaborazione dei condomini che hanno espresso molta riconoscenza e gratitudine per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine.

«Nel condominio Lambda la situazione è iniziata a peggiorare da gennaio – raccontano alcuni residenti – ovvero da quando il portiere ha interrotto la sua attività per ragioni che a noi non sono mai state ben chiarite. Da quel giorno il cancello che si apre su via Emilia non è più stato chiuso, nessuno ha più controllato gli accessi in condominio e le parti comuni sono diventate non solo dormitori abusivi, ma anche luoghi di abbandono di rifiuti, spaccio di sostanze stupefacenti e di degrado profondo generale».

«Di sera e di notte io mi barrico letteralmente in casa perché ho paura – aggiunge una giovane donna che vive sola al Lambda – quando vado a letto la sera metto davanti alla porta sedie e tavolo perché durante l’inverno, nelle notti più fredde, mi è capitato che ci fossero persone che hanno insistito per venire a rifugiarsi in casa mia tentando di forzare la mia porta d'ingresso in casa». Infine, tra chi ci vive c’è anche chi denuncia casi di palese sub-affitto presumendo che «tutti, sia amministratore che proprietari degli immobili, che i condomini, ne siano al corrente». Vista la situazione l’amministratore è stato sensibilizzato da parte delle forze dell’ordine ad adottare misure specifiche di messa in sicurezza degli spazi comuni, in modo da evitare ulteriori occupazioni abusive, peraltro particolarmente a rischio dato che proprio in quei vani si trovano gli impianti.

Ora proseguiranno le indagini della Squadra mobile per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi che hanno portato all’incendio della notte tra domenica e lunedì e alla successiva rissa con bastoni e coltelli.

«Forse si tira un sospiro di sollievo e si ricomincia a dormire la notte – hanno concluso i residenti del condominio di via Paolo Ruffini che si affaccia sul Lambda e che nella notte di domenica avevano dato l'allarme di quanto stava accadendo – speriamo che la situazione migliori: fino a qualche anno fa questa era una zona tranquilla della città». l