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Modena. Viaggio in via Emilia Ovest Sportivi e impiegati sfidano i cartoni

Enrico Ballotti
Modena. Viaggio in via Emilia Ovest Sportivi e impiegati sfidano i cartoni

Nel quartiere del Lambda la notte lascia sporco e degrado

13 settembre 2023
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«Non fidatevi, in questo caso è la quiete che viene dopo la tempesta»: chi parla è il titolare di una delle attività che si affacciano su via Emilia Ovest. La quiete – intorno alle 10 del mattino di ieri e quindi prima del blitz della polizia al “Lambda” – è infatti quella che si respira nel “fazzoletto” di Modena che da viale Italia va al cavalcavia della Madonnina. Ci sono i runner al parco Ferrari, una ragazza in dolce attesa attraversa il parcheggio del discount, la fila è lunga all’autolavaggio del distributore. Aperti i bar, i negozi, all’Aci c’è chi chiede ragguagli sul bollo dell’auto.

La tempesta, di cui sopra, è nella notte brava che ha coinvolto principalmente il “Lambda” e che come raccontato dalla Gazzetta ha creato non poche preoccupazioni tra i residenti. «Quella è stata solamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso – raccontano ancora da via Emilia Ovest – la situazione qui è grave da tanto tempo ormai». Per questo, aggiungiamo noi, si parla di quiete dopo la tempesta. «Oggi vedete tutto tranquillo perché i fatti dell’altra notte sono ancora freschi. Ma non c’è luce del sole o buio, c’è un viavai preoccupante tra persone che bivaccano e disturbano, oppure i nomadi che adesso “campeggiano” nel parcheggio che divide la strada e il parco».

E in effetti, guardando bene, facendo zigzag su via Emilia Ovest, si ha la sensazione di un posto vissuto in maniera particolare, vissuto proprio nelle “famose” ore notturne.
Non mancano, infatti, i rifiuti abbandonati qua e là: a volte incastrati dentro un cestino, altre riposti ordinatamente a terra proprio vicino agli stessi cestini e altre ancora buttati a caso tra un anfratto e un altro. Ebbene, la prima cosa che si può notare è che tra questa sporcizia la fanno da padrone due oggetti in particolare: bottiglie di vetro di alcolici vari, birra in primis, e soprattutto un mare di cartoni di economico vino rosso. Forse acquistati nel vicino, e già citato, discount e poi consumati in strada. Magari protetti dietro l’angolo dell’edificio che ospitava lo store dei prodotti Errea, oppure accanto alla vecchia edicola chiusa da una vita e col cartello “vendesi” ancora appiccicato alla vetrata. Ecco, alle spalle dell’edicola, all’interno del parco Ferrari, c’è un gruppo di persone. Ha occupato una panchina, uno di questi è appoggiato su una sorta di materassino adagiato a terra. Stanno lì, bevono, sembra non diano fastidio. Modena, anche in quella zona non distante dal centro, intanto continua a vivere la sua giornata tra sportivi di corsa e persone in giacca e cravatta – forse clienti della vicina banca – che telefonano passeggiando all’ombra. Quiete, quella dopo la tempesta.