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Modena. Voto 2024, idea “civica”: il Pd punta a Federzoni

Davide Berti e Luca Gardinale
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La presidente di Politecnica “sondata” in vista delle elezioni: il suo nome piace a Muzzarelli, ma potrebbe convincere i dem

15 settembre 2023
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Assessori “congelati” e capi di gabinetto alla finestra, passi avanti vietati alla Festa e consultazioni della segretaria contestate. Mentre il Pd modenese, in attesa di un improbabile terzo mandato, si sta incartando - forte anche del fatto che dall’altra parte non succede nulla - nella scelta del candidato sindaco, inizia a farsi strada un’ipotesi: e se la persona su cui puntare fosse davvero un rappresentante del mondo “civico”? E in effetti qualcuno ci sta pensando seriamente: primo tra tutti il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, che non ha mai nascosto più di tanto il fatto che gradirebbe un’alternativa ai due nomi emersi finora, ovvero quelli degli assessori Andrea Bortolamasi (cultura) e Andrea Bosi (centro storico).

Ma quale potrebbe essere il nome che mette d’accordo il sindaco uscente e l’asse che in questo momento governa il partito, ovvero il segretario provinciale Roberto Solomita, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il parlamentare Stefano Vaccari? Uno in particolare potrebbe esserci, e si tratta senza dubbio di un nome di peso, tanto che se da una parte lei dovesse accettare e dall’altra ci fosse la convergenza tra sindaco e partito, a quel punto quel nome coinciderebbe con quello del candidato sindaco e archivierebbe la questione primarie.

Di chi si tratta? Di Francesca Federzoni, presidente della cooperativa Politecnica, una delle principali realtà italiane di progettazione integrata - tra gli ultimi progetti di rigenerazione c’è quello per il comparto ex Amcm - nonché vicepresidente nazionale della Lega delle Cooperative. Un nome importante, insomma, che per forza di cose non potrebbe passare dalle primarie. Un nome che piace al sindaco Muzzarelli, ma che potrebbe arrivare a convincere il partito provinciale e il presidente Bonaccini. Anche per questo, nei giorni scorsi Federzoni è stata sondata, con l’obiettivo di conoscere la sua disponibilità. Una candidatura del genere darebbe senza dubbio la possibilità di guardare ad un’alleanza verso il centro, magari strappando qualche voto al centrodestra, vista la rilevanza della figura imprenditoriale e “civica”, mentre qualche problema in più potrebbe esserci verso sinistra, posto che - Verdi a parte - al momento il mondo ex Articolo Uno è molto frammentato, mentre i Cinque stelle sembrano sempre più orientati a un asse con Volta Pagina e Potere al Popolo.

E se quello di Federzoni è senza dubbio il nome più interessante tra quelli emersi, nei giorni scorsi il sindaco Muzzarelli ha contattato altre due personalità di rilievo per sondare la disponibilità a una discesa in campo: il primo è Mauro Lusetti, ex presidente di Legacoop e attuale numero uno di Conad, e il secondo è quello di Donatella Pieri, presidente della Fondazione Modena Arti Visive. Due nomi decisamente meno percorribili, anche perché dopo il gran rifiuto di un anno fa alla candidatura in Parlamento il partito non stenderebbe certo un tappeto rosso per Lusetti. Per quanto riguarda il mondo politico, al momento restano “congelate” le candidature degli assessori Andrea Bosi e Andrea Bortolamasi, mentre alla finestra c’è sempre Giulio Guerzoni, capo di gabinetto del sindaco Muzzarelli. A pensarci è anche Francesco Ori, tesoriere del Pd e amministratore unico di ForModena.

Proprio per cercare di trovare una quadra, prima della Festa si erano visti il presidente Bonaccini, il suo sottosegretario Baruffi, il parlamentare Vaccari, il sindaco Muzzarelli e i tre segretari Venturelli, Solomita e Tosiani, rispettivamente cittadino, provinciale e regionale. Un incontro da... fumata nera, ma con l’impegno di rivedersi dopo la Festa. E a proposito della segreteria cittadina del Pd, continuano nel partito i malumori per la gestione di una consultazione che secondo alcuni dirigenti dem sarebbe caotica, con il risultato che da incontri e telefonate stanno emergendo decine di nomi, decine di problemi, nessuna soluzione.