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L'appuntamento

Giornalismo d’inchiesta: grandi nomi a Modena per il Dig Festival

Riccardo Chiossi
Giornalismo d’inchiesta: grandi nomi a Modena per il Dig Festival<br type="_moz" />

Da giovedì a domenica l’edizione numero nove

19 settembre 2023
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La nona edizione di “Dig Festival” porta a Modena da giovedì (dopodomani) a domenica il meglio del giornalismo investigativo proveniente da tutta Europa e tutto il mondo. È “Don’t give up” il titolo della rassegna, che nel corso di quasi 10 anni si è affermata come punto di riferimento mondiale per reporter, giornalisti d’inchiesta, registi e produttori indipendenti, prima con sede a Riccione e quindi a Modena, città in cui ha definitivamente trovato il suo radicamento.

Circa 100 gli eventi in programma nei quattro giorni dell’iniziativa, la quale si soffermerà sui più caldi e significativi temi che occupano i dibattiti e l’epoca attuali, tra cui emergenza climatica, intelligenza artificiale, disuguaglianze nel mondo del lavoro, corruzione, criminalità organizzata, guerre ed estremismi, Internet e libertà d’informazione. Il calendario è come sempre molto ricco e comprende, oltre a incontri e conferenze, anche proiezioni di film e documentari, workshop, spettacoli teatrali, mostre, arte, musica ed infine l’assegnazione dei Dig Awards 2023. Quattro i giorni su cui si espande il Festival e quattro anche i luoghi della città dove si terranno tutte le proposte: il Cinema Astra, il Collegio San Carlo, il Complesso San Paolo e le aule del Dipartimento di Giurisprudenza. «Con Dig - spiega Alberto Nerazzini, giornalista e presidente del festival - il nostro obiettivo è spalancare oltre i confini lo sguardo dei partecipanti, ai quali viene anche fornita una lente d’ingrandimento per analizzare il punto dove si nasconde un’alterazione, una mutazione o un pezzo del malessere della società. Dig vuole sconfiggere i rassegnati. Oggi più che mai, noi tutti abbiamo il bisogno di capire dove guardare per sapere di cosa dobbiamo prenderci cura. Ogni anno, insieme al nostro pubblico ascoltiamo e facciamo delle scelte».

La manifestazione si aprirà giovedì al complesso San Paolo con la mostra dell’acclamata pittrice e scultrice spagnola Ana Juan, chiamata dal direttivo Dig per realizzare il Watchdog (dall’inglese Cane da guardia) del 2023, simbolo del giornalismo d’inchiesta e di ogni edizione del festival, mentre proseguirà venerdì, sabato e domenica con la consegna del premio Dig Pitch, gli interventi ed esposizioni di noti scrittori, giornalisti, artisti e musicisti come Corrado Formigli, Paolo Nori, Daniela Pes, Inga Levi, Cory Doctorow e tanti altri. «Dig è un festival importantissimo per Modena - afferma Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura - che ogni anno cresce sempre di più. Ci sarà il meglio del giornalismo investigativo su scala internazionale. Verranno appassionati e addetti ai lavori da tutto il mondo, promuovendo anche in chiave turistica e culturale la nostra città». Gli appuntamenti sono tutti a ingresso gratuito, ad eccezione delle proiezioni al Cinema Astra e degli spettacoli esclusivi di Paolo Nori e Daniela Pes.