I francesi salutano con un omaggio: «Pavullo può puntare al Mondiale»
Il grazie di Gianaroli allo staff dietro le quinte di un mese di gare ed eventi: «Straordinari»
Pavullo Un volo in schieramento, con mezzi allineati e lancio dei fumogeni. Così domenica mattina i piloti francesi, grandi protagonisti della gara, hanno voluto salutare l’aeroporto di Pavullo al termine di un Europeo di acrobazia che anche per loro è stato indimenticabile. Un grazie per l’accoglienza ricevuta, che anche per dei campioni internazionali come loro è stata sorprendente. Tra tutti gli attestati di stima arrivati, questo è di certo il più bello.
I ritorni
«Ringraziamo loro e tutti i piloti per questi splendidi giorni insieme – commenta il presidente dell’aeroporto Roberto Gianaroli – erano 41 anni che l’Italia non ospitava un evento del genere, e siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissi. Il primo ovviamente era la soddisfazione dei piloti, che anche questa chiusura ha dimostrato esserci stata. Poi, fondamentale, quello di portare assieme alla gara eventi che potessero lasciare qualcosa di significativo sul territorio, portare turismo. E questo non solo per il presente ma in prospettiva: abbiamo dato visibilità internazionale al territorio, dimostrando che qui si possono trascorrere bei periodi di soggiorno o vacanza. Ne parleranno a casa, sarà una visibilità di lungo periodo».
La squadra
Tutto questo è arrivato grazie a uno straordinario lavoro di squadra: «Voglio ringraziare uno per uno tutti i componenti dello staff dell’aeroporto – sottolinea – un gruppo di lavoro stupendo che dietro le quinte è andato oltre il semplice dovere dando in questi giorni un contributo fondamentale per quantità e qualità di lavoro svolto. Grazie a tutta la segreteria: Lorenzo Levanti, Giuseppe Moriconi, Sonia Venturelli e Fabio Venturelli, che è anche nostro istruttore di volo a motore. Grazie a Davide Casari, a Lara Mammi, che è stata anche una fantastica presentatrice. Grazie ai ragazzi del nostro servizio antincendio aeroportuale: Taqi Fuat, Michele Mariani, Massimo Pistis e Adrian Moka. Al nostro custode Angelo “Antonio” Sarvergnini. E poi grazie alle figure che ci hanno affiancato in questi giorni: Giorgio Dell’Onte, che ha fatto le riprese, poi a Eugenio Scacchetti, Martina Verucchi e Alessandro Ghezzi. Grazie al nostro direttore artistico Claudio Mattioli, per i bei momenti musicali. Ma voglio ricordare anche il direttore di gara Maurizio Costa e la vicedirettrice Silvia Palmieri Moeller, che è stato il raccordo tra piloti, giudici, giuria e responsabili Fai. Si è creato il clima giusto, ed è stato uno straordinario lavoro di squadra».
Il Mondiale?
Costa ha detto che Pavullo adesso può puntare anche a qualcosa di più. Il Mondiale di acrobazia del 2026? «Il successo di questo evento è stato anche nella formula innovativa di portare i piloti tra la gente – rimarca Gianaroli – loro erano abituati durante competizioni di questo genere a rimanere “confinati” nell’aeroporto. Noi li abbiamo voluti portare fuori, farli mangiare nei ristoranti, portarli in paese ma non solo, facendo visitare le eccellenze del territorio. All’inizio c’erano delle resistenze, poi hanno sempre più apprezzato questa formula rivoluzionaria e alla fine ci hanno ringraziato tantissimo: è stata un’idea vincente. Ecco, io credo che se vogliamo guardare in futuro a un altro grande evento, che può essere anche il Mondiale, bisogna pensare a una formula che porti valore aggiunto al territorio. Se si candida Pavullo a ospitare il Mondiale 2026, bisogna costruire nuovamente una macchina di collaborazione forte che porti a condividere un progetto, in primis con Regione, Camera di Commercio, Fondazione Modena e Unione. Vorrei che il volano di notorietà che porta un evento di questo tipo fosse amplificato grazie a un progetto di rete ancora più grande e articolato di quello messo in piedi adesso. Vedremo, io credo che le potenzialità ci siano tutte».