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Le indagini

Trentaseienne morto in carcere, la Procura di Modena dispone l’autopsia

Trentaseienne morto in carcere, la Procura di Modena dispone l’autopsia<br type="_moz" />

Aperto un fascicolo: l’uomo era stato trovato senza vita nella sua cella

19 settembre 2023
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La Procura di Modena vuole vederci chiaro e, tramite gli inquirenti, ha deciso di avviare un’indagine sulla morte del detenuto 36enne tra le mura del carcere di Sant’Anna.

Per farlo, ha disposto ed effettuato l’autopsia sul corpo dell’uomo, trovato morto martedì scorso all’interno della sua cella.

L’uomo, che prima di entrare al Sant’Anna faceva l’aiuto cuoco in una pizzeria di Modena, è stato trovato senza vita alla mattina, dopo la notte, per cause ancora al vaglio della Medicina legale.

Secondo il quadro emerso da un primo esame esterno parrebbe (il condizionale, visto il fascicolo aperto dalla Procura, in questi casi è d’obbligo) che l’uomo sia morto per un arresto cardiaco ma la Procura, come detto, vuole approfondire le cause del decesso: si tratta di un atto dovuto per permettere lo svolgimento di tutti gli esami.

La famiglia, che attraverso l’avvocato Luca Lugari ha sporto denuncia per omicidio colposo, vuol capire se in carcere ha potuto curarsi e se gli sono state date le terapie indicate da Villa Rosa, struttura nella quale era ospite per alcune cure.

Ma non è tutto: sempre la famiglia, quindi la madre, i suoi fratelli e la sua compagna, vogliono anche sapere le posologie e i dosaggi delle terapie e se i medici del carcere si sono confrontati con quelli di Villa Rosa.

L’uomo, che era finito in carcere per rapina, ha poi intrapreso un percorso presso la comunità “L’angolo”, ma era stato riportato in carcere dopo alcune violazioni in termini di uso degli stupefacenti.

La Procura modenese, come accade in casi di questo tipo, vuole vederci chiaro e fare chiarezza su ogni aspetto e, dunque, anche sul percorso terapeutico e i farmaci somministrati al 36enne.l

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