Ora il Centro punta su Morelli: «Sia sindaco dopo “Carpigate”»
Cavazzoli (Dc): «È perfetto per rappresentare l’area liberale»
L’hanno pensato un po’ tutti: chiuso positivamente (almeno per lui) il lungo capitolo di “Carpigate”, ora Morelli tornerà a fare politica.
In realtà, ed è stato lo stesso ex vicesindaco a confermalo, lui non ha mai smesso di pensare alla cosa pubblica. L’ha fatto, a sua detta, anche in questi cinque travagliati anni in cui è stato più e più volte sul banco degli imputati perché accusato di tentata diffamazione nei confronti del sindaco Alberto Bellelli. E oggi, un’assoluzione piena e cinque anni dopo, c’è chi lo vorrebbe addirittura candidato sindaco in vista delle elezioni amministrative del 2024, quando i carpigiani saranno chiamati a scegliere il loro nuovo primo cittadino dopo i dieci anni targati proprio Alberto Bellelli.
L’appello arriva – e non potrebbe essere altrimenti – dall’area liberale, il cosiddetto “Centro” che a Carpi trova in Giorgio Cavazzoli, vice coordinatore regionale della Democrazia Cristiana, uno dei suoi esponenti locali più attivi. «Adesso basta denigrazioni – commenta Cavazzoli – Simone Morelli è stato e sarà ancora il candidato sindaco dei “Carpigiani Liberi” (citiamo testuale, ndr) da ogni condizionamento da parte di quel “granito sinistro” che schiaccia da quasi ottanta anni la nostra città. L’ex vicesindaco Simone Morelli e Stefano Soranna, ai tempi militante della Lega, sono stati assolti poiché “il fatto non costituisce reato”. Adesso lo vogliamo sindaco di Carpi».
E i motivi a supporto di questa tesi sono piuttosto chiari: «Morelli è un politico libero in tutti i sensi – spiega ancora Giorgio Cavazzoli, tra le altre cose ex consigliere comunale a Finale – Ha sempre militato nel Partito Democratico e quindi conosce bene le dinamiche di gestione di un ente pubblico come il Comune e del territorio, ma contemporaneamente è un ottimo organizzatore di iniziative ed eventi che permetterebbero a Carpi di fare un salto di qualità. Con lui, e su questo non ho alcun dubbio, Carpi potrebbe finalmente lasciare l’appellativo di “paesone” per conquistare quello di “Città”, una città con la “C” maiuscola. Morelli sindaco è una certezza per i carpigiani».
Indubbiamente, a livello personale, per Morelli sarebbe un’importante rivincita dopo la vicenda giudiziaria iniziata nel 2019 e terminata solo ieri l’altro in tribunale a Modena. Lui, dal canto suo, non ha negato un’eventuale discesa in campo in vista delle amministrative dell’anno prossimo e, anzi, ha strizzato l’occhio all’idea, ammettendo che «in molti mi stanno chiedendo protagonismo, mi chiedono di essere protagonista in questo senso – aveva detto ieri alla Gazzetta – Ora ho la testa più libera e posso pensarci serenamente: la certezza, al momento, è che io sarò sempre disponibile per Carpi».
Una sua (ad oggi plausibile) discesa in campo nei prossimi mesi andrebbe inevitabilmente a ridisegnare gli equilibri che si stanno via via (lentamente, va detto) definendo in vista delle elezioni: se fino a 48 ore fa lo scenario prevedeva due blocchi – centrosinistra e centrodestra – con le liste civiche in una sorta di terra di mezzo, con Morelli candidato dell’area liberale, salirebbe alla ribalta un nuovo attore in questa particolare partita che potrebbe diventare a tre.