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Covid, ricoverati 47 modenesi «E il trend tende ad aumentare»

Ernesto Bossù
Covid, ricoverati 47 modenesi «E il trend tende ad aumentare»<br type="_moz" />

Ferrari (Ausl): «Se avete i sintomi restate a casa. Tutelate le persone fragili»

21 settembre 2023
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Cresce, ed è dalla metà di luglio che succede, il tasso di incidenza settimanale del Covid: negli ultimi sette giorni, vale a dire dal 14 al 20 settembre, in provincia il livello si attesta sui 32,8 casi ogni centomila abitanti.

Un dato in linea con quello regionale e poco inferiore alle cifre nazionali, con il nostro territorio che dovrebbe vedere, a partire dal mese di ottobre, l’inizio della campagna vaccinale.

Al contempo, negli ospedali modenesi e in quelli al di fuori della città, sono 47 le persone ricoverate per complicanze dovute al Covid, ma nessuna è in terapia intensiva. Come spiega Davide Ferrari, direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Modena, «nelle prossime settimane, andando sempre più verso l’autunno, ci si può aspettare che il trend continui ad aumentare».

Da chiarire che quelle finora rilevate sono forme di virus perlopiù lievi, anche se è sempre bene tenere alta la guardia. «Al momento – prosegue Ferrari – non ci sono indicazioni che prevedono l’obbligo di mascherine. Da metà agosto non c’è più la necessità di isolamento per soggetti positivi, ma permangono, in ogni caso, raccomandazioni da seguire».

In sostanza, «se il cittadino positivo è sintomatico deve rimanere a casa fino alla fine dei sintomi, indossando mascherine Ffp2 o chirurgiche se entra in contatto con altre persone. È inoltre consigliato evitare ambienti affollati, il contatto diretto con persone fragili e, al tempo stesso, si deve praticare una frequente igienizzazione delle mani», chiosa il direttore. A loro volta, i contatti di soggetti positivi non hanno più l’obbligo di quarantena ma devono fare attenzione ai sintomi e, possibilmente, effettuare un tampone. Per i cinque giorni successivi è bene che queste persone evitino il contatto con i cittadini più fragili.

Qualche raccomandazione, Ferrari, la ha per il resto della popolazione: «Se vogliamo evitare un contagio di massa, visto il trend in aumento, serve utilizzare le mascherine negli ambienti affollati». Se è vero che, per ora, i casi di positività rimangono quantitativamente piuttosto esigui, bisogna comunque fare prevalere il buonsenso, tutelando la categoria dei fragili e degli anziani.

Sull’apertura delle scuole, Ferrari non si sbilancia: «Il ministero dell’Istruzione ha avviato un tavolo di lavoro insieme ai colleghi che si occupano di sanità per mantenere monitorata la situazione. È realistico che si faccia registrare, nelle prossime settimane, un incremento dei casi, anche se si può in parte prevenire tenendo le finestre aperte e permettendo di arieggiare i luoghi chiusi».

In ottobre inizierà la campagna vaccinale antinfluenzale e contro il Covid, per cui è stato approvato un nuovo siero che contrasta efficacemente la variante Omicron.

Si attendono le indicazioni del ministero, ma a essere privilegiati saranno i più fragili, come immunodepressi, anziani e operatori sanitari. Si tratta, per antinfluenzale e Covid, di due vaccini diversi, che potranno essere somministrati anche nello stesso lasso di tempo. Un chiarimento: «Farne due contemporaneamente o quasi non comporta alcun rischio aggiuntivo», sottolinea Ferrari.