Gazzetta di Modena

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La tragedia

Montecreto. Bonucchi: «Linee telefoniche troppo vecchie, fate manutenzione»

Daniele Montanari
Montecreto. Bonucchi: «Linee telefoniche troppo vecchie, fate manutenzione»<br type="_moz" />

L’amarezza del sindaco: «Sono anni che segnalo pali pericolanti»

21 settembre 2023
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Montecreto La tragedia di mercoledì al camping di Montecreto, dove un palo del telefono ammalorato è crollato su un operaio uccidendolo, deve segnare un cambio di passo nella manutenzione delle vecchie linee, come invocato da anni in Appennino.

Lo chiede il sindaco di Montecreto Leandro Bonucchi, in un paese ancora scosso profondamente dall’accaduto. «Per prima cosa, voglio esprimere la vicinanza della comunità di Montecreto alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita in questo terribile incidente – sottolinea – cose del genere non possono e non devono più succedere. Al tempo stesso, mi chiedo cosa poteva accadere se il palo fosse crollato quest’estate, col camping pieno di turisti, di famiglie e di bambini. Se era in tale stato, poteva cadere anche per vento o temporali, con conseguenze a cui non voglio nemmeno pensare. L’accaduto deve fare riflettere chi cura la manutenzione delle linee telefoniche. Lo dico per esperienza, perché sono anni che a Montecreto segnalo pali telefonici pericolanti, caduti, sorretti solo da rami o paradossalmente dal filo che dovrebbero sorreggere. A Rovinella, vicino a Casa Gianino, abbiamo avuto per mesi – e dico per mesi – un cavo telefonico caduto sulla strada comunale: ci passavano sopra le macchine. In via Ronco la Croce c’erano pali che stavano cadendo strappando i fili: c’è voluto un anno per l’intervento. Nel dicembre scorso a Magrignana una ditta è rimasta senza telefono per settimane, sempre per il crollo di vecchi e obsoleti pali in legno. E potrei andare avanti, così come credo potrebbero farlo tanti sindaci dell’Appennino».

Solo che non c’era mai stato il morto. Adesso, dopo l’accaduto, qualcosa deve cambiare: «Vorrei vedere nella gestione delle linee telefoniche le stesse attenzioni che ho visto negli ultimi anni in quelle elettriche» nota Bonucchi. «Dopo i problemi che c’erano stati con le grandi nevicate, Hera ha adottato un piano di manutenzioni e di pulizia dai rami che insistono sui cavi che ha dato i suoi frutti. Hanno investito, hanno fatto anche ricognizioni aeree, e tuttora ci sono referenti ben precisi, con cui il dialogo è continuo. Per le linee telefoniche, anche a noi sindaci, risponde solo un call center. Spiace dirlo, ma non abbiamo nessun referente sul territorio. Bisogna che ci sia una reattività diversa: è vero che la montagna è poco popolata, ma i servizi devono essere tutelati, al di là dei numeri». l