Gazzetta di Modena

Modena

Il dolore

Zocca. Le hanno avvelenato tre cani

Manuel Marinelli
Zocca. Le hanno avvelenato tre cani<br type="_moz" />

Una donna di Montombraro: «I primi due uccisi col topicida, la terza con un boccone letale»

21 settembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Non uno o due, ma ben tre avvelenamenti mortali inflitti da un delinquente senza volto ai propri cani. Tutti nel giro di un anno. È successo a Nausicaa Bergamaschi, residente a Montombraro di Zocca con il marito, la figlia e i suoi amati cani. Che ora, purtroppo, sono dimezzati, passando da sei a tre in poco più di dodici mesi. Il motivo? Pare che qualcuno non gradisca troppo la presenza dei suoi cuccioli a quattro zampe e abbia architettato già la scorsa estate un crudele piano per “eliminarli”. Ovvero ucciderli con del veleno per topi, una trappola letale, che non ha lasciato scampo ad Ares, golden retriever di 4 anni, Penny, spitz nano tedesco di 14 e Yaya, meticcio di 12 anni figlia di Penny.

«La scorsa estate – racconta Nausicaa Bergamaschi – un bel giorno ho trovato Penny e Yaya accasciate, entrambe erano passate a miglior vita senza che io mi rendessi conto di nulla, non avevano manifestato sintomi particolari. Volevo vederci chiaro, così ho portato Yaya a fare l’autopsia. Il risultato è stato subito evidente: avvelenamento da “brodifacoum”, che per intenderci è veleno per topi. Essendo un anticoagulante, il veleno agisce senza che il padrone possa accorgersene, causando emorragie che in poche ore si rivelano letali».

Pur avendo qualche sospetto, nonostante il dolore per la perdita di due dei suoi amati cani, Nausicaa non ha denunciato o intentato cause e ha deciso di lasciare correre. E tutto è andato avanti regolarmente fino a circa venti giorni fa, quando il 4 settembre anche Ares è stato avvelenato. «Mi sono arrivati i risultati dell’autopsia giusto mercoledì – continua la Bergamaschi – la causa del decesso è identica, solo questa volta è cambiato il modus operandi. Dalle analisi, infatti, era ben evidente la presenza di un’esca, un pezzo di carne probabilmente, al cui interno i delinquenti hanno nascosto il veleno. Mentre l’altra volta hanno semplicemente somministrato la sostanza direttamente al cane». Dopo aver visto dimezzare i suoi amici a quattro zampe, ora Nausicaa è arrivata all’esasperazione e ha deciso di montare delle telecamere di sorveglianza e di tenere i suoi cuccioli al chiuso almeno per un po’. «Come detto ho qualche sospetto – conclude – ma non ho prove di alcun tipo, dunque non posso farci niente. Io capisco che siamo in un quartiere residenziale e che i miei cuccioli abbaino quando sentono qualcuno passare, ma sono pur sempre cani, cosa dovrebbero fare?» l