Modena. “Popolo e libertà”, il grande ritorno di Carlo Giovanardi
L’ex senatore fonda un partito: «Ma non mi candido»
Mette subito in chiaro una cosa: «Io farò... l’allenatore, il che significa che non mi candido ad alcun ruolo. Però nel centrodestra c’era un gran bisogno di un’iniziativa come questa». Lui è Carlo Giovanardi, ex ministro, sottosegretario e parlamentare modenese, nonché protagonista della vita politica nazionale degli ultimi trent’anni (la prima elezione alla Camera è del ’92, mentre prima era stato in Consiglio comunale e regionale).
E se l’esperienza parlamentare è terminata nel 2018, la voglia di esserci ancora, per la politica italiana e in particolare per il centrodestra, è rimasta, tanto che Giovanardi ha deciso di fondare “Popolo e Libertà”, un nuovo partito che nasce dall’unione di 18 realtà e associazioni nazionali. Il simbolo di “Popolo e Libertà” è stato presentato giovedì alla Camera : «In un’epoca di moltiplicazione di simboli e liste - spiega l’ex senatore - abbiamo deciso di mettere insieme 18 associazioni e partiti che hanno trovato una sintesi nei valori popolari, liberali e di ispirazione cristiana. Il problema è che a differenza dal resto d’Europa in Italia abbiamo un bipolarismo fatto di una sinistra che è sempre più estremista, specialmente con la nuova segretaria Schlein, e un centrodestra a totale trazione sovranista. Così - incalza Giovanardi - si è creato un grande vuoto al centro».
Il pensiero e il nome sono rivolti al Pdl «del mio amico Berlusconi - riprende l’ex parlamentare modenese - che arrivò al 38%, mentre oggi Forza Italia si ferma al 4%. Insomma, questa iniziativa coincide con l’esigenza di un riequilibrio nel centrodestra, ambito nel quale continuiamo a collocarci, e per contrastare una sinistra che con un’alleanza tra Pd e Cinque Stelle probabilmente vincerebbe. Penso a tante città - incalza Giovanardi - da Roma a Torino, ma anche Verona, Bergamo e Brescia: insomma, le amministrative le ha vinte il centrosinistra, il che significa che il centrodestra ha bisogno di rafforzarsi, perché l’area popolare-liberale di ispirazione cristiana è rimasta sguarnita».
Un’esperienza che vivrà un momento importante proprio a Modena, in un incontro che sarà organizzato il 2 e il 3 dicembre alla Corte dei Melograni, in strada Pomposiana. Ma quale sarà il ruolo di Giovanardi nel nuovo partito? «Io faccio solo da allenatore - sorride - quindi non mi candido a nulla. Guiderò e aiuterò il partito in questa fase iniziale con l’obiettivo di arrivare all’elezione del segretario, che sarà eletto democraticamente».
E se il primo obiettivo saranno le elezioni europee del 2024, come si comporterà “Popolo e Libertà” alle amministrative? «L’obiettivo - chiude Giovanardi - è quello di esserci». l