Spilamberto. «Schiuma rossa nel fiume Panaro», Arpae preleva e analizza l’acqua
Denuncia di Piccinini: «Siamo vicino agli scarichi di Far Pro»
Spilamberto «Cosa emergerà dalle analisi di un liquido sporco e maleodorante che non possiamo più chiamare “acqua”?».
La domanda arriva dalla lista civica “Nuovo San Cesario”, gruppo di opposizione in consiglio comunale. Il fiume in questione è il Panaro, e la situazione è quella che ormai da anni infuoca il dibattito pubblico: gli scarichi della ditta spilambertese Far Pro, produttrice di mangimi e fertilizzanti, che sorge al confine tra i due comuni limitrofi.
L’opposizione del gruppo consigliare sancesarese va avanti ormai da anni, ed è Sabina Piccinini, leader della lista civica, a battersi in prima linea, come accaduto pochi giorni fa, quando l’acqua del fiume appariva «ristagnante, con un anomalo accumulo di schiuma rossa e marrone, un fetore insopportabile. È stato rilevato giovedì mattina – scrive la Lista Civica - dal nostro Gruppo insieme ad alcuni cittadini spilambertesi presso lo scarico in fiume Panaro del depuratore della ditta “Far Pro spa” di Spilamberto. Considerata la materia prima lavorata, il sangue di scarto dei macelli, preoccupati per un possibile inquinamento del fiume, abbiamo deciso di contattare Arpae per l’effettuazione di un sopralluogo. I tecnici del distretto di Maranello, prontamente intervenuti, alla nostra presenza hanno prelevato due campioni d’acqua, uno ai piedi dello scarico e l’altro pochi metri più a valle, direttamente dall’accumulo di schiuma ristagnante dove l’acqua di scarico si immette nel fiume. Indipendentemente dagli esiti delle analisi, mai potremmo accettare che un fiume venga utilizzato come una fogna. Questo è forse lo scarico più contestato di tutto il Panaro, eppure, l’allacciamento alla rete fognaria continua a non essere un obbligo per l’azienda, ma una libera scelta. Il nostro sindaco Zuffi – continua il Gruppo - e quello di Spilamberto Costantini non hanno espresso una sola parola per far chiudere lo scarico e, nell’ultima autorizzazione rilasciata dalla Regione, non compare alcuna prescrizione in merito. Poco importa se poco più a valle il Fiume alimenta la falda proprio laddove ci sono i pozzi Hera da cui prelevano gli acquedotti del nostro Comune, di Modena, Castelnuovo e Castelvetro».l
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