Lavoro nero, i carabinieri chiudono tre ristoranti nel Modenese
Tre ristoranti chiusi, multe per oltre ottantamila euro agli imprenditori italiani e tredici lavoratori irregolari scoperti, di cui otto in nero, alcuni controllati a loro insaputa.
Ecco il risultato di un’azione congiunta dei carabinieri a Modena, Pavullo e Serramazzoni durata tutta l’ultima settimana.
Nel capoluogo il titolare di un ristorante ha rimediato una multa di circa 30mila euro per due ex lavoratori in nero e una serie di inadempienze sulla sicurezza, tra cui la mancata manutenzione degli estintori, la mancata nomina del medico competente e l’assenza dei presidi medici di primo soccorso.
A Pavullo chiuso un ristorante-pizzeria con cinque lavoratori in nero. I militari dell’Arma hanno osservato un impianto di videoripresa con cui controllare a distanza i dipendenti senza autorizzazione. Trovate inadempienze su sicurezza e formazione dei lavoratori. Le multe si aggirano intorno ai 25mila euro.
Stessa cifra a Serramazzoni verso un ristorante-pizzeria con un lavoratore in nero e violazioni in materia di sicurezza: non c’era il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, era assente il documento di valutazione dei rischi, mancavano la formazione e l’informazione dei lavoratori.
L’operazione è stata condotta dal Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Modena, unitamente all’Arma Territoriale delle Compagnie dei Carabinieri di Modena e Pavullo.