Gazzetta di Modena

Modena

Il funerale

Serramazzoni. Una folla commossa e palloncini rossi per l’addio a Eleonora

Daniele Montanari
Serramazzoni. Una folla commossa e palloncini rossi per l’addio a Eleonora

 In 300 per la 27enne morta dopo l’incidente

25 ottobre 2023
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Serramazzoni Pioggia e lacrime. Sembrava che anche il cielo volesse piangere ieri mattina nell’ultimo saluto a Eleonora Manfredini, la 27enne spentasi venerdì un mese dopo il terribile incidente a Serra.

Una morte a soli 27 anni che ha scosso tutti, a Serra (dove era cresciuta) come a Pavullo (viveva con il marito a Montebonello). E che Eleonora fosse nel cuore di tanti lo si è visto dalla partecipazione eccezionale: chiesa gremita con più di 150 persone, altrettante sul piazzale. Il piccolo borgo di Selva si è trovato invaso dalla folla: un chilometro di macchine parcheggiate a lato della strada che conduce alla chiesa, nonostante la mattinata piovosa. Tanti occhi lucidi, soprattutto tra ragazze e ragazzi. Qualcuno è scoppiato a piangere all’arrivo del carro funebre. Ad accoglierlo, la coloratissima scritta “Ciao Eleonora” sulla recinzione della scuola primaria: il pensiero dei bimbi di Selva, per lei che è cresciuta tra qui e Pompeano. Straziante l’arrivo dei famigliari: la madre Roberta, il padre Giuliano e il fratello Davide che cercavano di sostenersi a vicenda, il marito Gianluca pietrificato.

Toccanti le parole di don Michele, che ha fatto un parallelismo tra il buio innaturale tra il mezzogiorno e le tre del pomeriggio, per la morte di Cristo, e la scomparsa prematura a 27 anni: «Perché il buio a mezzogiorno, quando davanti c’è ancora tanto giorno e tanta vita da vivere? Così possiamo chiederci perché la morte di Eleonora a 27 anni, quando non aveva ancora raggiunto il mezzogiorno della sua esistenza e aveva tanta vita ancora davanti, tanti progetti e cose da realizzare? Sono interrogativi che è giusto porsi, come è comprensibile la rabbia che sentono dentro parenti e amici. Dobbiamo stare attenti però a dare una risposta a queste domande, altrimenti rischiamo solo che da domande nascano altre domande, e non ne usciremo mai. La risposta nella fede è che il buio ha un tempo limitato, perché Cristo riporta la luce con la sua risurrezione. Eleonora si è spenta presto, ma è stata chiamata: per lei è finito il buio, è entrata in una nuova luce ultraterrena e desidererebbe con tutto il suo cuore che la vedessimo in quella luce serena». Ha poi letto tutta la preghiera di Sant’Agostino ed Henry Scott Holland “La morte non è niente”.

All’uscita, il carro funebre con il feretro è stato circondato dalla folla come in un grande abbraccio, mentre una ragazza ha liberato in cielo un mazzo di palloncini rossi, con in mezzo uno bianco. Le onoranze Franchini hanno quindi portato la salma al cimitero di Montebonello, e anche qui si è radunata una folla ben rara da vedere, per accompagnare Eleonora anche nella sepoltura. Davanti al loculo, una marea di fiori: una grande corona dai colleghi di lavoro della ditta Punta di Serra, e poi tantissimi mazzi: “Le tue amiche”, “i tuoi vicini di casa” e poi nomi su nomi di persone che l’amavano. La pioggia ha smesso appena chiuso il loculo. l