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Il turismo cresce ancora a Modena: il +16,7% è ossigeno per quattromila imprese

Il turismo cresce ancora a Modena: il +16,7% è ossigeno per quattromila imprese<br type="_moz" />

Lapam mette in fila i dati dei primi otto mesi dell’anno, bene anche gli stranieri. Casolari: «Per mantenere questa eccellenza è necessario investire sulle attività»

02 novembre 2023
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«Guardiamo questi dati con fiducia e positività, ma ora bisogna continuare a sostenere le attività con investimenti e formando lavoratori professionalmente qualificati per permettere alle strutture di mantenere uno standard elevato di qualità dell’offerta. Un’offerta che i gestori devono anche saper diversificare per rimanere sempre aggiornati e più vicini a ogni tipo di clientela».

Daniele Casolari, segretario Licom, analizza i dati emersi da una ricerca dell’ufficio studi Lapam Confartigianato sulle imprese operanti nei settori del commercio, turismo e pubblici esercizi.

Come si evidenzia dall’indagine, al primo semestre 2023 si contano 11.515 imprese modenesi attive nel settore del commercio, equamente divise tra commercio all’ingrosso e commercio al dettaglio.

Per quanto riguarda il comparto dell’alloggio e ristorazione a Modena si contano 3.911 imprese. Commercio, alloggio e ristorazione sono settori che risentono fortemente anche del flusso turistico del territorio.

Durante i primi otto mesi del 2023, da gennaio ad agosto, nella provincia di Modena si è registrata la presenza di oltre 500 mila turisti, mentre il numero di pernottamenti ammonta a oltre un milione. Rispetto ai primi otto mesi del 2022, nel 2023 il numero di turisti è aumentato del 16,7%, mentre quello di pernottamenti ha registrato un +7,9%. Il 71% dei turisti arrivati all’ombra della Ghirlandina è domestico, ossia rappresentato da altri italiani che decidono di visitare la città.

«Dopo il Covid, periodo critico per commercio, turismo e pubblici esercizi, le nostre imprese hanno avuto la forza di rialzarsi e di reagire – conclude Casolari –. Il periodo di chiusure è stato sfruttato per ammodernare i locali, ripensare l’offerta in vista di una ripartenza che, prima o poi, sarebbe avvenuta, e adeguarsi alle esigenze del cliente moderno. Adesso che il turismo è ripartito, le nostre attività sono pronte a ricevere clienti da tutto il mondo e da tutta Italia. Il fatto che, come emerge dai dati, vi sia una prevalenza di turisti italiani è significativo della qualità dell’offerta garantita dalle nostre strutture sul territorio. È per questo motivo che bisogna continuare a investire per rimanere attrattivi nei confronti di una clientela sempre più esigente e sempre più preparata. È fondamentale imparare, tra le altre cose, a diversificare l’offerta per rimanere sempre al passo con i tempi e adattarsi a nuove esigenze che nascono con il mutare del contesto e delle generazioni».

Quanto ai numeri dei turisti è innegabile che ci sia stato un incremento che riporta ai livelli pre-Covid. Dopo gli anni neri della pandemia i turisti sono tornati anche in provincia di Modena. Nel 2022 si sono contati complessivamente nell’arco dell’anno 1.653.492 turisti, il 34% in più rispetto al 2021 e in linea con i dati del 2019 (rispetto a 4 anni fa si è registrato un -0,7%).È quanto attesta un’analisi dell’ufficio studi sempre di Lapam Confartigianato. Se consideriamo il periodo estivo, ossia i mesi da luglio a settembre 2022, le presenze turistiche sul territorio modenese sono state 521.247, il 16,8% in più rispetto al 2021 e il 9,8% in più rispetto al 2019. In provincia i primi sei mesi del 2023 hanno visto un numero di pernottamenti in linea con il 2019 (+2,3%) e superiore all’anno scorso (+10,9%).

La presenza straniera rappresenta il 25,6% del turismo in regione, quota che ha superato il 17,9% del 2021 e si è avvicinata al 26,3% del 2019. I turisti stranieri in Emilia-Romagna nel 2022 hanno speso 2.109 milioni di euro, 777 milioni in più rispetto alla spesa registrata nel 2021 e inferiore di soli 104 milioni di euro a quella accertata nel 2019, anno pre crisi pandemica.l

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