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Modena. I medici e la pensione, è allarme: «In 70 potrebbero lasciare»

Modena. I medici e la pensione, è allarme: «In 70 potrebbero lasciare»

«In uscita per anticipare la pensione e evitare i tagli previsti dalla manovra finanziaria »

10 novembre 2023
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Modena Il pericolo più che  concreto è che settanta medici modenesi optino per andare immediatamente in pensione per evitare il taglio previsto per il 2024.

A segnalare una possibile situazione che danneggerebbe la sanità modenese, il presidente dell’ordine dei medici di Modena Carlo Curatola. Come noto, la carenza di professionisti è già cronica e dunque una “fuga” come quella paventata sarebbe l’ennesima mazzata.

«Come se non bastassero la scarsità di risorse umane disponibili, il blocco del turn over e le aggressioni fisiche – precisa il dottor Carlo Curatola –, adesso arrivano anche i tagli alle pensioni: quasi un colpo di grazia per la nostra professione. Siamo solidali con le sigle sindacali che valutano lo sciopero. E pensare che fino a due anni fa ci chiamavano eroi, angeli, salvatori ecc.».

È dunque amara la riflessione del presidente dell'Ordine provinciale dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena che commenta lo sciopero di 24 ore dei camici bianchi proclamato per il 5 dicembre da alcuni sindacati per protestare contro la riduzione dell’assegno previdenziale in pagamento dal 2024, compresa tra il 5 e 25% l’anno.

«È una stangata che solo a Modena e provincia colpisce circa 900 medici ospedalieri, settanta dei quali – afferma Curatola – hanno già maturato i requisiti e potrebbero decidere di anticipare la pensione per schivare il taglio. In questi giorni amici e colleghi mi confidano che ci stanno pensando seriamente e non posso dar loro torto. Lascio immaginare le conseguenze sull’assistenza e le liste d’attesa anche nella nostra realtà. Già adesso il Sistema sanitario regionale è in sofferenza per la scarsità di organici. Spingere i medici verso la pensione è davvero un autogol inspiegabile. Speravo almeno – continua Curatola – che i parlamentari e amministratori locali modenesi esprimessero posizione sul provvedimento: invece, silenzio assoluto».

Lo stato d’animo di Curatola rispecchia quello dell’intera categoria che si sente: «Siamo delusi, non solo per l’intenzione di adeguare al ribasso le aliquote di rendimento delle pensioni, ma più in generale sull’impostazione complessiva della legge di bilancio, che gioca sulla messa in discussione di un diritto acquisito da molti colleghi e dalle rispettive famiglie. Un Paese che cancella ai medici diritti acquisiti, nel momento della vita in cui la fragilità diventa caratteristica anche del medico, – conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Modena – non mi sembra che abbia voglia di mostrare gratitudine verso la nostra professione».

In queste ore la polemica a livello nazionale si infiamma perché circa 10mila medici abbandoneranno il servizio sanitario nazionale entro il 2023. È il dato fornito dal sindacato Annao Assomed considerando «pensionamenti ordinari, uscita di coloro che avevano deciso di rimanere e dimissioni volontarie».

Il Governo è al lavoro per trovare una soluzione: «Stiamo già lavorando a un emendamento sulle pensioni». Lo ha detto ieri il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. «Ci sta lavorando il ministero dell’Economia», precisando che non «riguarderà solo i medici e che ascolteremo tutte le proposte».l

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