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Modena. Una giovane scappa dalla baby gang e si rifugia nell’auto: «Volevano violentarla»

Gabriele Canovi
Modena. Una giovane scappa dalla baby gang e si rifugia nell’auto: «Volevano violentarla»

Altro drammatico episodio violento tra via Gallucci e i Viali. «Noi bariste ci facciamo scortare alle auto a fine turno»

10 novembre 2023
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La disperata corsa di una ragazza nel tentativo di scappare dai suoi assalitori che «hanno provato a violentarla» nonché l’ennesimo episodio violento in centro storico dopo i fatti noti degli ultimi giorni. Proprio così: rapine, furti, aggressioni e ora anche una tentata violenza sessuale. Sempre in via Gallucci, sempre ad opera di quella che è ormai agli occhi di tutti i modenesi la “baby gang” dei Viali.

«Lunedì sera una ragazza è riuscita a rifugiarsi in auto scappando dal suo assalitore che provava a molestarla». A raccontare del terribile episodio è una barista di un locale della zona: siamo in Rua Pioppa, casa della “movida” modenese. Nei suoi occhi e nella sua voce si vedono la paura e la rabbia di tutti i commercianti e i residenti del centro.

«Siamo esausti – racconta – la situazione qui è degenerata, precipitata del tutto. Noi cerchiamo di lavorare ma ogni giorno, per un motivo o per un altro, non riusciamo mai a sentirci al sicuro, tra rapine e altri comportamenti violenti da parte dei soliti noti, un gruppetto di giovanissimi stranieri».

E, stando ai racconti della barista, sono stati proprio alcuni di loro a «provare a palpeggiare quella povera donna». Gli stessi che sabato scorso potrebbero essere stati gli autori della brutale aggressione in viale Martiri della Libertà, dove due ragazzi di 17 anni sono stati picchiati e rapinati proprio da una baby gang formata da una decina di nordafricani, che hanno spogliato e rapinato dei vestiti uno di loro e colpito l’altro con calci e pugni.

«Magari fosse l’unico episodio – continua la barista – qui purtroppo è un continuo, un vortice di violenza. Domenica scorsa hanno spaccato la testa ad un ragazzo con una bottiglia di vetro, venerdì scorso invece c’è stato addirittura un accoltellamento».

Ieri le tracce di sangue era ancora evidenti sul marciapiede in un’incredibile escalation di violenza che mina la sicurezza della città e obbliga ad accendere i fari sul disagio giovanile e sulla questione migranti, specialmente per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati. Secondo le descrizioni dei testimoni, corrisponderebbero proprio a questo profilo le identità dei componenti della baby gang e in questa direzione si stanno muovendo, serrate, le indagini della Squadra Mobile della Questura di Modena. Proprio gli agenti della Mobile sono intervenuti mercoledì in Gallucci dopo l’ennesima rapina – un giovane era stato minacciato e derubato del cellulare – riuscendo a rintracciare due dei cinque giovanissimi colpevoli.

In quell’occasione, quindi due giorni fa, si era accesa la furia di gestori dei locali e clienti che si erano scagliati contro un gruppo di adolescenti che scappava individuando in loro gli autori dei furti e delle aggressioni in serie. Da lì, il maxi-parapiglia e gli attimi piuttosto convulsi: un’immagine che fotografa la difficile situazione.

«Non abbiamo più il diritto di lavorare – conclude la barista – e soprattutto ci stanno togliendo il diritto di fare una passeggiata in centro o di accompagnare i nostri figli adolescenti. Addirittura, noi bariste donne siamo così terrorizzate da questo clima di insicurezza che abbiamo paura quando dobbiamo chiudere il locale di notte e andare verso l’auto in sosta, magari sui Viali. Io, personalmente, mi faccio sempre accompagnare da almeno due persone, a maggior ragione ora dopo quanto successo a quella ragazza. Non può essere la normalità questa».