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L’immigrazione torna a crescere a Modena: Bassa e montagna a doppia cifra

Luca Gardinale
L’immigrazione torna a crescere a Modena: Bassa e montagna a doppia cifra<br type="_moz" />

Nel 2022 in provincia gli stranieri residenti erano 27.705

11 novembre 2023
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Ai primi posti ci sono Montecreto e Montese, ma anche Zocca. E poi la Bassa, con Concordia e San Possidonio. Una insolita classifica dei nuovi residenti in provincia, considerando che in linea di massima le cose vanno in direzione opposta, con la Bassa e l’Appennino che si spopolano. Al centro in questo caso c’è l’immigrazione, che dopo due anni di flessione in provincia di Modena ha ripreso a crescere con vigore, raggiungendo la doppia cifra in diversi comuni dell’Area nord e della montagna.

A fotografare la situazione è l’Osservatorio demografico dedicato al fenomeno migratorio, pubblicato dalla Provincia di Modena, con l’analisi dei flussi e della tipologia di presenze straniere nel territorio modenese. E il primo elemento che emerge è proprio la ripresa del fenomeno migratorio: nel 2022 gli stranieri iscritti alle anagrafi in provincia erano 27.705, contro le 23.932 persone cancellate dalle anagrafi, per un saldo migratorio totale pari a +3.773 immigrati. Facendo un confronto con il 2019, l’aumento del saldo è stato del 57,5%, che sale al 99,1% se il confronto è con il 2020. In particolare, nel 2022, dopo gli anni della pandemia da Covid-19, il saldo migratorio netto torna a crescere di 3.773 persone, contrastando, seppure debolmente, il saldo naturale particolarmente negativo (-3.003 persone, dovuto a bassa natalità e ad alta mortalità) e contribuendo al parziale recupero di popolazione (+770 persone) perduta durante la crisi demografica ed economica seguita all’evento pandemico.

A livello di numeri assoluti, i Comuni con l’immigrazione netta (immigrati meno emigrati) positiva e più consistente sono Carpi, con 708 nuovi residenti (il 18,8% del saldo migratorio totale), Sassuolo con 401 nuovi cittadini (il 10,6%), Vignola con 208 nuovi residenti (il 5,5% del saldo), oltre a Savignano, Serramazzoni, Pavullo e diversi Comuni della Bassa, che mostrano segnali di ripresa.

Nel capoluogo il saldo tra immigrati ed emigrati è sostanzialmente nullo, con un totale di 6.266 iscritti all’anagrafe a fronte di 6.271 cancellazioni. Nella distribuzione delle aree sovracomunali, l’immigrazione netta nella Bassa è di 932 nuovi residenti (il 24,7% del saldo migratorio totale), nell’area metropolitana (Modena, Carpi, Sassuolo, Castelfranco, Formigine, Vignola e i comuni della Cintura) di 2.068 nuovi residenti (il 54,8% del saldo migratorio totale) e in collina e montagna di 773 nuovi residenti (il 20,5% del saldo migratorio totale). Ma sono in particolare le aree della Bassa e dell’Appennino a registrare il maggiore aumento del tasso migratorio: a Montecreto e Montese l’aumento tra il 2021 e il 2022 raggiunge il 21,6%, mentre a Zocca tocca il 20%, a Serramazzoni il 19,3%, a Pievepelago il 18,2%, a Riolunato il 18,1% e a Guiglia il 17,2%. Spostandosi nell’Area nord, l’aumento del flusso è del 18,8% a Concordia, del 15,3% a San Possidonio e del 14,9% a Novi. Per quanto riguarda i grandi comuni, a Modena il saldo è vicino allo zero, a Carpi e Sassuolo del 9,9%, a Formigine dello 0,7% e a Castelfranco del 3,2%.l

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