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A Modena la Tari resta alta (293 euro) ma sono in arrivo dei nuovi bonus

A Modena la Tari resta alta (293 euro) ma sono in arrivo dei nuovi bonus

Prevista un’agevolazione per 4mila famiglie

14 novembre 2023
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È di 283 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia in Emilia Romagna, rispetto ai 320 euro della media nazionale; l'aumento rispetto al 2022 è stato dello 0,7%, a Ravenna è del 3,9%. Modena è stabile con 293 euro che si conferma comunque seconda cifra più alta della regione.

A livello nazionale, la spesa più elevata si registra al Sud, con la Campania in testa (416 euro, e un leggero aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente) e ben sette capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594 euro all’anno. La regione in cui si rileva la spesa media più bassa sono le Marche (250 euro); fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 181€, tre volte in meno che a Catania.

Sono 54 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 20 quelli in diminuzione: l'incremento più elevato è a Latina (+31,2%), la riduzione più consistente ad Imperia (-23,3%). È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it. L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine è realizzata nell'ambito del progetto “Vita da generazione spreK.O.”.

Intanto il Comune di Modena conferma anche per il 2023 il bonus rifiuti per le utenze domestiche delle famiglie disagiate. L’agevolazione, che sarà applicata nella rata di dicembre, ammonta complessivamente a 440 mila euro e interessa una platea di 3.924 famiglie.

La decisione di confermare il bonus Tari, mantenendolo anche per il 2023, era stata approvata lo scorso maggio dal Consiglio comunale insieme alla manovra che confermava le tariffe, invariate dal 2017, e ora diviene esecutiva con la delibera di Giunta approvata nei giorni scorsi, su proposta dell’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza e dell’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi.

La decisione della Giunta prende atto dell’aggiornamento da parte di Arera dei valori soglia dell’Isee entro la quale le famiglie hanno diritto al bonus sociale idrico e al bonus rifiuti che è stato innalzato a 9 mila 530 euro (rispetto ai precedenti 8 mila 265 euro). Di conseguenza, si è allargata anche la platea delle utenze che hanno diritto all’agevolazione che passa dalle 1.599 famiglie del 2022 alle 3.924 del 2023.

Per non penalizzare i beneficiari e mantenere invariata l’entità del bonus, che consente l’abbattimento fino al 70 per cento della quota Tari, il Comune ha incrementato la cifra di 250 mila euro inizialmente prevista innalzandola fino a 440 mila euro. Le ulteriori risorse da destinare al bonus rifiuti derivano dall’allargamento della base imponibile dei soggetti tenuti al pagamento della Tari che permette un incremento del gettito della tassa comunicato dal gestore Hera e avvenuto in seguito all’applicazione del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che ha permesso l’emersione di molte utenze.

L’adeguamento delle risorse sarà inserito nell’ottava Variazione di bilancio del Comune di Modena, in corso di predisposizione, e il bonus sarà applicato nella rata Tari di dicembre.