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Castelfranco. Studenti in sciopero allo Spallanzani: «Vogliamo il caldo»

Castelfranco. Studenti in sciopero allo Spallanzani: «Vogliamo il caldo»

15 novembre 2023
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Castelfranco Una protesta che ha coinvolto diversi studenti dell’istituto Spallanzani al grido «vogliamo il caldo» scandito davanti alla sede distaccata ex Messieri, in via Magenta.

Circa trecento ragazzi dell’indirizzo tecnico e professionale agrario, oltre a quello enogastronomico lamentano, da due settimane, il freddo in classe.

Ieri hanno deciso di scioperare all’inizio delle lezioni, con alcune classi che non sono entrate in aula per l’intera giornata. «Da quando è arrivato il calo delle temperature — sottolineano alcuni scolari che preferiscono rimanere anonimi — siamo costretti a venire con molti indumenti. Alcuni si portano coperte, altri si mettono, sotto ai vestiti, i pigiami pesanti».

Nel complesso di via Magenta sono presenti coloro i quali frequentano le classi terze, quarte e quinte. Con la preside Maura Zini e la dirigenza tutta, gli studenti hanno dialogato, trovando, come tengono a precisare, «un punto di riferimento su cui possiamo sempre contare».

Ed è stata proprio la preside a muoversi tempestivamente, contattando venerdì scorso la Provincia. I tecnici ieri hanno fatto il sopralluogo, decretando il fatto che si fosse rotto un pezzo nella caldaia. «Segnaliamo anche che è da anni che rileviamo questo problema, e auspichiamo che non si riproponga in futuro. Se non verrà risolto, giovedì torneremo a protestare», dicono gli studenti.

Si tratta di una responsabilità incrociata. Se da un lato sta alla Provincia garantire il corretto funzionamento dei complessi scolastici, d’altro canto è tramite una legge centrale, fatta dal governo, che si stabilisce quando accendere il riscaldamento.

Sulla vicenda, ieri, è intervenuto il presidente della Provincia Fabio Braglia: «Siamo a conoscenza del problema di riscaldamento nell’istituto e dovendo gestire simultaneamente l’accensione di 30 istituti scolastici con 62 edifici e 25 palestre per oltre 1.500 aule e 500 laboratori, è fisiologico andare incontro a qualche criticità».

Dopo l’incontro di ieri mattina con gli studenti a Modena nella sede istituzionale, Braglia ha ribadito che «l’apparato tecnico della Provincia è al lavoro per risolvere il problema».