Spaccata alla farmacia Torrenova di Modena: il ladro fugge con il fondo cassa
L’allarme è suonato verso le 4, indagini in corso per risalire al colpevole
Spacca la vetrina, assalta i registratori di cassa e scappa nella notte al suono della sirena dell’allarme.
Alla farmacia Torrenova è iniziata ieri mattina ancor prima dell’apertura la conta dei danni per l’ennesimo furto tra il quartiere e i Torrazzi.
Il colpo è avvenuto verso le quattro della notte tra giovedì e ieri. Secondo una prima ricostruzione, la vetrina a destra dell’ingresso è stata sfondata dall’incursore utilizzando un tombino come ariete.
Il varco aperto era appena sufficiente al ladro per strisciare all’interno, stando attento a non tagliarsi con il vetro acuminato. Una volta dentro, l’incursore si è diretto verso i registratori di cassa, prelevando il fondo cassa rimasto dalla giornata.
In base a una prima perlustrazione, i farmaci non sono stati presi di mira. L’incursore è quindi tornato al foro nel vetro, fuoriuscendo nella speranza di far perdere le proprie tracce.
L’allarme suonava ed esisteva la possibilità di destare troppa attenzione non voluta. Non è escluso che i movimenti dell’incursore possano essere stati colti dalle telecamere della zona e che possano fornire un supporto alle indagini. La farmacia ha infatti deciso di presentare denuncia alle forze dell’ordine.
Non è il primo episodio che colpisce l’attività di via Nonantolana. Nel settembre 2019 c’era stata una spaccata dalle caratteristiche simili.
In quell’occasione, le immagini mostrarono un giovane bardato con berretto e sciarpa e un tombino in mano. L’oggetto è stato poi utilizzato verso il vetro dell’ingresso principale, che ha resistito ai colpi.
Il giovane s’è diretto quindi verso il Conad, tornando con un altro tombino e rivolgendosi verso la vetrata laterale, proprio come avvenuto l’altra notte.
L’apertura è stata appena sufficiente per aprirsi un piccolo varco verso l’interno. Nell’azione l’incursore s’è però ferito alle braccia e alle mani, tornando sui suoi passi. Il tempo di lavarsi le ferite in una pozzanghera e poi via con la fuga.
Agli inquirenti il compito di raccogliere elementi utili dalle indagini in una zona segnata dai furti (soprattutto di rame) ai Torrazzi e nella quale si moltiplicano le richieste di più telecamere.