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Montefiorino, «aprite un Cau. Ma la richiesta di Paladini divide

Daniele Montanari
Montefiorino, «aprite un Cau. Ma la richiesta di Paladini divide<br type="_moz" />

Gli altri sindaci frenano: «Meglio la telemedicina». Cittadini preoccupati

19 novembre 2023
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Montefiorino «Aprite un Centro di assistenza urgenza (Cau) presso la Casa della salute di Montefiorino».

È la richiesta del sindaco Maurizio Paladini che ha un po’ spiazzato il tavolo giovedì sera nel partecipatissimo incontro sulla riorganizzazione sanitaria che si è tenuto al palasport alla presenza dei sindaci di Frassinoro (Oreste Capelli) e Palagano (Fabio Braglia) e delle dottoresse Federica Ronchetti (direttore del distretto sanitario) e Anna Franzelli (direttore delle cure primarie area sud).

«In tempi di spopolamento, dobbiamo ragionare assieme tra i tre comuni – ha sottolineato Paladini – ma i servizi primari come quello di tutela della salute non possono essere negati. È una questione di volontà politica, non tecnica. Nell’odierna riorganizzazione sanitaria i Cau (per i codici bianchi e verdi) sono fondamentali per la Regione, e noi ne chiediamo dunque l’attivazione presso la Casa della salute di Montefiorino, quale baluardo sanitario territoriale in cui speriamo anche di attivare la telemedicina. Sarebbe un punto qualificante che potrebbe tranquillizzare le comunità: non capisco perché ci debba essere un Cau a Fanano e non a Montefiorino».

Qui tra la gente serpeggia una certa preoccupazione per la riorganizzazione della guardia medica che ha portato a sole 6 ore di presenza del dottore a Frassinoro (dalle 8 alle 14) e a Palagano (dalle 14 alle 20), mentre a Montefiorino è rimasto dalle 8 alle 20. Di notte, c’è l’assistenza telefonica al numero 800.032.032. Paladini punta quindi a implementare i servizi a Montefiorino come baricentro tra Frassinoro e Palagano. La sua proposta però non è sembrata condivisa dagli altri sindaci: «Visto che si è deciso di attivare un Cau per distretto, da noi è stato scelto di farlo all’ospedale di Sassuolo perché lì, nel caso il codice da verde diventi rosso, c’è subito il PS – ha osservato Braglia – piuttosto chiediamo un infermiere per Frassinoro e servizi di telemedicina». «Forse chiedere un Cau qui è un po’ esagerato – ha detto Capelli – meglio potenziare la telemedicina e renderla più fruibile per la popolazione anziana».

Tra la gente serpeggiava una certa sensazione di abbandono per la mancanza di una guardia medica di notte in un territorio molto distante dalla pianura. «Quando scende la sera, qui viene una certa ansia di trovarsi senza aiuti nel bisogno – ha osservato la referente del comitato di Frassinoro – cercate delle soluzioni che possano potenziare e migliorare l’assistenza». «Perché a Frassinoro, che è il punto più lontano, non c’è un infermiere?» ha chiesto qualcuno. «Io mi sono trasferita da Formigine a Frassinoro, pensate che sciocchezza vista l’offerta assistenziale che c’è – ha detto una donna – capiamo che le risorse sono poche, ma non potete ragionare solo in termini di economia: qui ci sono persone». Capelli ha chiesto ai cittadini di collaborare di più con i sindaci per fotografare la situazione, e di segnalare formalmente eventuali disservizi sull’assistenza telefonica.

«Ringrazio i sindaci e i cittadini intervenuti – commenta la dottoressa Ronchetti – è stata un'occasione di scambio, di confronto e informazione. Abbiamo ascoltato e accolto le preoccupazioni e segnalazioni riportate dai cittadini, che fungono da stimolo per migliorare i servizi assistenziali». l