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Vignola, appartamenti presi di mira dai ladri: «Casa sottosopra, rubati 4mila euro»

Carlotta Fornaciari
Vignola, appartamenti presi di mira dai ladri: «Casa sottosopra, rubati 4mila euro»<br type="_moz" />

Una famiglia di Brodano è stata bersagliata: «Siamo scioccati»

19 novembre 2023
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Vignola Scatta il timer: in dieci minuti di tempo i ladri conquistano un bottino di più di quattromila euro tra oro e contanti, più gli orologi.

Questo è il risultato dell’ennesimo furto in casa degli ultimi giorni, avvenuto in via Dante Alighieri a Brodano nel pomeriggio di mercoledì scorso. Nell’appartamento al piano superiore i ladri hanno portato via solo qualche moneta e pochi contanti. Dei vari appartamenti in cui è divisa la casa, due su tre sono nel caos. «La casa è rimasta vuota per dieci minuti al massimo, tra le 18.05 e le 18.15 – racconta Giulia D’Auria, che vive in uno dei quattro appartamenti – È probabile che quando mia mamma è tornata in casa, loro fossero ancora lì. Suppongo che quando lei ha iniziato a urlare di fronte alla situazione, loro siano subito fuggiti».

In serata la madre di Giulia si avvia verso l’appartamento dove vivono la sorella e il padre. Quando si affaccia sull’ingresso, la porta è spalancata, il corridoio centrale ribaltato, i mobili aperti, con i cassetti sparsi sul pavimento. Davanti al secondo appartamento, la stessa scena: «L’appartamento di mia sorella era completamente sottosopra, tranne il salotto e la cucina. Il letto ribaltato, l’armadio spalancato, i cofanetti con gli orologi svuotati e buttati a terra, come alcuni mobili – spiega ancora Giulia –. Nel mio appartamento ci sono andati più leggeri: tutto era in disordine, ma, tranne un piccolo salvadanaio e poche banconote, non hanno preso nulla. L’appartamento di mia mamma fortunatamente è rimasto intatto».

L’ammontare del bottino? Tra la sorella e il padre più di 4.000 euro: 2.500 di oro, altri 2.000 di contanti. Da aggiungere il valore degli orologi: «Probabilmente hanno scavalcato il cancello sul retro, scarsamente illuminato, per accedere da una delle finestre dell’appartamento di mia sorella. L’apertura non è molto larga, anche per questo hanno lasciato stare gli oggetti di grandi dimensioni».

Il giorno dopo è scattata la denuncia ai carabinieri, ma nessuno potrà mai risarcire i danni psicologici: «Mio padre si è sentito male – conclude Giulia D’Auria – e ha avuto difficoltà a gestire l’ansia, una situazione che ci ha allarmati parecchio. Per non parlare dello scompiglio generale: siamo rimasti tutti scioccati».l