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Il lutto

Camposanto. Addio alla più longeva della provincia: Iolanda Borghi se n’è andata a 110 anni

Camposanto. Addio alla più longeva della provincia: Iolanda Borghi se n’è andata a 110 anni

Era nata a Bottegone il 15 agosto 1913

21 novembre 2023
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Camposanto Se n’è andata Iolanda Borghi, fino a ieri la modenese più longeva dell’intera provincia. Se n’è andata a 110 anni, nella serata di sabato 18 novembre, dopo una vita intera nella “sua” Camposanto. I funerali si sono tenuti oggi, martedì 21 novembre, nella chiesa di Camposanto, con partenza dalla Domus Mirandola alle 14.30.

Per ricordare chi era la signora Iolanda, vogliamo usare le sue parole, riprendendo un’intervista alla Gazzetta dell’agosto 2020: «Dopo la guerra c’era tanta miseria – raccontava Borghi – ma allo stesso tempo eravamo felici che fosse finito tutto, avevo mio marito vicino ed ero contenta, questo mi bastava. Erano altri tempi in cui bastava poco per essere soddisfatti Per anni io e altre donne abbiamo fatto molti lavori da uomo, come ad esempio la carica dei balloni di paglia. “Iran tut lavor senz’usta” (erano tutti lavori senza buon senso, ndr) abbiamo preso la brina, abbiamo preso l’acqua, ci siamo temprati lavorando così».

Nata a Bottegone, Iolanda dopo pochi mesi si era trasferiti a Camposanto con la famiglia. «Qui mi sono sposata e ho lavorato – continuava a raccontare Iolanda nell’intervista – ho fatto praticamente tutto in paese. Ho sposato un ragazzo e il 3 aprile del 1942 me l’hanno portato via per la guerra. L’ho rivisto solo tre anni dopo senza aver mai saputo dove fosse stato, senza una lettera o un messaggio. Il 20 ottobre 1945 l’hanno riportato a casa: era sopravvissuto alla prigionia in Germania».

Tra i suoi ricordi più vivi c’erano la Seconda Guerra Mondiale e il sisma del 2012: «La Guerra stato un inferno terribile – diceva sempre nell’agosto di tre anni fa – c’erano bombe ovunque, non augurerei mai a nessuno di vivere quelle cose. Il sisma lo abbiamo passato abbastanza bene, avendo vissuto la guerra, il ricordo del maggio 2012 mi risulta meno forte anche se capisco che per molti è stato drammatico. Dopo il terremoto i miei figli mi hanno portata al sicuro al mare per due mesi...». Camposanto perde così una sua figura storica.

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