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Il riconoscimento

Poliziotti premiati per aver salvato un ragazzo dal suicidio a Castelfranco

Poliziotti premiati per aver salvato un ragazzo dal suicidio a Castelfranco

L'episodio nella sera di Pasquetta: il giovane voleva buttarsi dal cavalcavia

21 novembre 2023
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CASTELFRANCO Era la sera di Pasquetta del 2023. Doveva essere il solito giro in strada dalle 19 all’1 di notte, ma dopo la prima ora di lavoro è arrivata la chiamata: «Ci hanno informato che c’era un ragazzo su un cavalcavia che stava tentando il suicidio».

Da lì inizia la corsa, per arrivare sul posto in tempo e cercare di evitare il peggio. Domenico Bentivenga e Carla Brullo lo fanno tutti i giorni come gli altri colleghi delle forze dell’ordine impegnati lungo le strade. È spirito di servizio, è una missione, è un qualcosa che devi avere dentro, che va oltre il senso civico e il senso di responsabilità. Quando ti informano che non si tratta di un incidente ma di un ragazzo che sta decidendo di porre fine alla sua vita, cambia davvero tutto.

La situazione è ancora più delicata, sai che dovrai metterti in gioco con tutto te stesso: «Abbiamo visto il ragazzo sul ciglio del cavalcavia non appena siamo giunti sul posto». A Castelfranco, sopra il passaggio dell’autostrada, la strada non è così larga, bisogna fare ancora più attenzione: «Abbiamo rallentato il traffico - raccontano - e poi abbiamo iniziato a fare quello che avrebbero fatto tutti: parlare con calma al ragazzo per cercare di farlo ragionare».

Sono minuti che sembrano davvero infiniti, dove non arriva mai la parola fine, dove ti senti sempre in discussione, dove ogni parola ha un peso enorme, come un mattone, perché sai che la persona che si trova lì, sul ciglio della strada pronto a buttarsi, apparentemente non ha nulla se non le tue parole. Che devi pesare, una per una: «Abbiamo parlato per un’ora insieme - racconta Domenico Bentivenga - e alla fine lo abbiamo convinto a desistere».

L’ora più lunga della loro vita, che però ha restituito una vita. Oggi non sanno come sta quel ragazzo, ma sanno che lo hanno salvato: «È stata una esperienza molto forte e diversa dalle altre - spiega Carla Brullo - Abbiamo avuto fortuna perché siamo arrivati nel momento giusto: è stato bello poter salvare una vita perché solitamente arriviamo che il danno è fatto». Questa volta no. L’empatia è stata fondamentale per concludere positivamente quella notte di Pasquetta. Ieri i due agenti della polizia stradale sono stati premiati da Marco Belloi a nome dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada di Franco Piacentini.