Gazzetta di Modena

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Violenza sulle donne

Formigine, padre indagato. «Figlia gettata dalle scale»

Stefania Piscitello
Formigine, padre indagato. «Figlia gettata dalle scale»

Il giudice ha confermato il divieto d’avvicinamento

22 novembre 2023
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Formigine Avrebbe spinto la figlia 16enne giù per le scale, provocandole tre giorni di prognosi. Se l’è presa – stando ai racconti delle presunte vittime – anche con la sorella maggiore. In un’occasione l’avrebbe afferrata per il collo tentando di strozzarla.

È indagato con accuse pesanti un uomo di origine rumena e residente a Formigine. Si parla di maltrattamenti e lesioni ai danni non solo delle due figlie, ma anche della moglie, sua connazionale.

I fatti contestati si sono svolti nei mesi scorsi a Formigine. L’ultimo grave episodio, che ha poi portato le donne a fuggire dall’abitazione, si è verificato il 9 marzo. Nei giorni scorsi il giudice ha disposto per l’uomo il divieto di avvicinamento (era già stato emesso, ma è stato confermato). Le tre presunte vittime sono assistite dall’avvocato di Modena Miras Athanassios, che le sta accompagnando in questo percorso. L’altro giorni in Tribunale a Modena la donna è arrivata accompagnata dal suo legale e dagli assistenti sociali. Lì, la presunta vittima ha ripercorso le tappe del suo calvario. In particolare ha riferito delle aggressioni subite dalle figlie. Si tratta di due ragazze molto giovani, una classe 2007, l’altra nata nel 2001.

Gli ultimi pesanti episodi, a marzo. Un giorno l’uomo, questo è il racconto delle presunte vittime, avrebbe messo le mani al collo di una delle due ragazze.

La donna, madre delle giovani, ha raccontato la sua versione dei fatti, illustrando poi al giudice come sia arrivata alla decisione di lasciarlo e di trovare rifugio in una comunità protetta.

Sì, perché secondo quanto riferito in fase di denuncia, un giorno l’uomo avrebbe anche fatto cadere giù per le scale di casa una delle due ragazze provocandole un trauma cranico e un trauma al ginocchio destro.

La coppia si è sposata nel ’99 e già con la nascita della prima figlia sarebbero iniziati i problemi. Lui, questo il racconto della moglie, ha iniziato ad essere molto autoritario e, nel tempo, non ha mai condiviso le scelte fatte dalle figlie, dai fidanzati alle preferenze sessuali. Avrebbe iniziato con le minacce, per poi iniziare con le prevaricazioni.

Ad esempio, questa è l’accusa, le avrebbe chiuse in casa; allo stesso tempo, anche loro si chiudevano in camera per evitare che lui potesse avvicinare. Il clima in casa ha iniziato a diventare ancora più pesante da quattro anni a questa parte. A marzo poi, come detto, l’intervento dei servizi sociali di Sassuolo.

Le donne sono state spostate in varie strutture protette. L’altro giorno il giudice ha confermato il divieto di avvicinamento e madre e figlie sono potute rientrare in casa, dove hanno cambiato tutte le serrature. Il giudice ha chiesto di produrre tutti i certificati medici delle aggressioni subite dalle tre. Le indagini stanno proseguendo e occorrerà capire se, al termine, tutte queste accuse approderanno a procedimenti penali in Tribunale.[FINE-TESTO]<QM><SC300,108>

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