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Carpi. Infermieri, niente ferie da mesi: «Ci riposiamo solo in malattia»

Ernesto Bossù
Carpi. Infermieri, niente ferie da mesi: «Ci riposiamo solo in malattia»

Situazione critica all’ospedale Ramazzini con turni massacranti

23 novembre 2023
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Carpi C’è chi è costretto a mettersi in malattia per riposarsi e chi, invece, ha deciso di non rientrare più al lavoro.

La situazione all’ospedale Ramazzini di Carpi è a dir poco drammatica, e a raccontarlo è il sindacato Fials, la Federazione italiana autonomie locali e sanità.

«Abbiamo chiesto spiegazioni alla dirigenza della struttura perché i dipendenti lamentano pessime condizioni», sottolinea la responsabile Giuseppina Parente. La quale, poi, traccia un perimetro della situazione: «Per quanto riguarda gli infermieri, ad esempio, ne mancano otto rispetto al numero previsto, ed è quindi comprensibile che i pochi operatori presenti debbano fare straordinari su straordinari, non riuscendo a fruire dei giorni di ferie».

Una situazione che andrebbe avanti da giugno e che vedrebbe anche, come ulteriore motivo di apprensione, aggressioni al personale. L’ultima, in ordine di tempo, a settembre, quando tre operatrici sono state prese a calci e pugni da un paziente. Pare poi che le stesse non siano tornate più al lavoro e abbiano deciso di trasferirsi in un’altra sede, ma non solo per quel motivo.

Infatti, al di là del comportamento violento di alcuni soggetti, a creare i maggiori problemi sarebbero turni di lavoro lunghi e frenetici. Lunghi per due motivi consequenziali: la carenza di personale che genererebbe la necessità, nei lavoratori presenti, di effettuare ore in più di mansione ogni giorno. Frenetici, invece, perché «se da un lato mancano professionisti, dall’altro i medici pagati a gettone svolgono attività perlopiù inadeguate a cui devono sopperire gli infermieri, i quali versano in pessime condizioni fisiche e mentali», prosegue Parente.

Ma criticità sono state registrate anche nel parco dei mezzi. La cronaca più recente racconta di un’ambulanza che, due settimane fa, mentre stava trasportando un codice rosso per infarto da Carpi a Baggiovara, sarebbe andata in panne. Il risultato? Una velocità massima di cinquanta chilometri orari, con la possibilità – fortunatamente evitata – di non riuscire a salvare la vita del cittadino in questione.

Da qui nasce l’appello della Fials, che tramite la voce della responsabile su Carpi Giuseppina Parente chiede «maggiori investimenti. L’assessore alla Sanità della Regione Donini sta affrontando in modo non adeguato questa emergenza, e la sanità pubblica è al collasso».

Per questo, prosegue Parente, «abbiamo chiesto ai dirigenti dettagli sul numero di rientri, di coperture effettuate, sui doppi turni, sulle richieste di malattie e sulla situazione in cui versa il parco mezzi. In aggiunta, abbiamo previsto per il 6 dicembre una riunione, a livello locale, a Carpi, con i professionisti del bacino sanitario modenese. Il giorno successivo faremo uno sciopero di 24 ore sempre a livello provinciale, dalle 7 di mattino del 7 dicembre fino alla giornata seguente», conclude la responsabile.