Gazzetta di Modena

Modena

Tribunale

Pavullo. Assolto il giovane del video virale: «Non ha picchiato i carabinieri»

Pavullo. Assolto il giovane del video virale: «Non ha picchiato i carabinieri»<br type="_moz" />

 Atti rimandati in Procura: ora sono i militari a rischiare il processo

23 novembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Pavullo Assolto per non aver commesso il fatto. È il verdetto, per certi versi clamoroso, emesso ieri mattina dal tribunale di Modena nei confronti del 33enne marocchino A.Y. arrestato il 19 aprile 2023 dai carabinieri di Pavullo per resistenza e lesioni a seguito di un controllo stradale in via Marchiani.

L’accertamento prese subito una piega agitata, viste le sue proteste, e i carabinieri intervennero in modo energico quando lui fece per afferrare qualcosa. Era il telefono, ma forse loro pensavano fosse un’arma. Il momento dell’arresto fu documentato da qualcuno (rimasto non identificato) con un video che riprende i carabinieri mentre percuotono il 33enne, scatenando una ridda di commenti social. E in seguito la decisione del Comando provinciale di togliere i due dal pattugliamento per riservarli a compiti d’ufficio, in attesa di accertamenti e dell’esito del processo.

Nell’udienza del 4 ottobre l’avvocato Marco Tarantini, difensore del giovane, chiese il rito abbreviato condizionato all’ammissione del video come prova. Non era affatto scontata, dato l’autore anonimo. Invece il giudice Chiara Mutti ha ammesso, e il video è stato visionato in aula. Al termine il pm ha chiesto l’assoluzione del 33enne, disposta dal giudice “per non aver commesso il fatto”. Il giudice ha poi ordinato la trasmissione degli atti in Procura, per verificare le modalità d’arresto e quanto scritto sul verbale dai carabinieri. Se verranno ravvisate irregolarità, ai due potrebbe essere contestato innanzitutto il reato di lesioni, come era stato per il 33enne.

L’altro aspetto clamoroso della vicenda è il video stesso: si può dire che il 33enne è stato “salvato” da un video social, perché altrimenti sarebbe stata la sua parola (di una persona con peraltro diversi precedenti) contro quella di due pubblici ufficiali, che avrebbe avuto con tutta probabilità più peso. «Il mio assistito è ovviamente molto grato a questo cittadino che ha fatto e diffuso il video – sottolinea Tarantini – che non aveva subito manipolazioni. Siamo poi molto soddisfatti per l’esito processuale che ha riconosciuto l’estraneità ai fatti del 33enne: sapeva di non aver commesso nulla di male. Adesso vedremo quali saranno le decisioni della Procura sui due carabinieri».