Gazzetta di Modena

Modena

Il problema irrisolto

«La puzza di plastica non si ferma A Solignano preoccupati per la salute»

Mattia Vernelli
«La puzza di plastica non si ferma A Solignano preoccupati per la salute»

I residenti denunciano: «Il problema è parecchio peggiorato

27 novembre 2023
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Castelvetro. «L’aria è irrespirabile, da tre giorni il paese è inondato da una puzza certamente nociva per la salute».

Gianluca Chierici, abitante di Solignano, si fa portavoce del malcontento di tanti. Sono numerosi i cittadini che hanno presentato segnalazioni in merito alle emissioni di alcune aziende localizzate nel distretto ceramico della frazione. «Non si tratta più di semplici puzze, da sabato l’aria è diventata nociva, siamo preoccupati per la nostra salute. Si sente un odore di plastica bruciata insopportabile, in alcuni momenti della giornata non si può stare fuori casa: domenica, nel primo pomeriggio l'intensità dell'odore ha raggiunto livelli davvero incredibili. Abbiamo segnalato il problema ad Arpae, al Comune di Castelvetro e all’Ausl, prenderanno presto provvedimenti, e sono doverosi visto l’aggravamento della situazione. In una sola giornata, ci hanno riferito che hanno ricevuto più segnalazioni che negli ultimi tre mesi. Il problema infatti non è nuovo – continua il cittadino – va avanti da diverse settimane, ma mai con l'intensità vista negli ultimi giorni. I solignanesi che si uniscono a questa protesta sono tantissimi, speriamo la situazioni si risolva entro tempi brevi».

Come dichiarato da Gianluca Chierici, non è la prima volta che la frazione viene avvolta dal torpore delle emissioni delle fabbriche. Le puzze riguardano anche Castelnuovo: nel comune vicino, tra settembre e ottobre, decine di segnalazioni erano arrivate all'amministrazione comunale castelnovese, tutte denuncianti il ricorrente odore di plastica bruciata. Il problema era diventato un caso tra istituzioni, dopo che il sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi inviò una lettera aperta al Comune di Castelvetro per chiedere un pronto intervento. L’azione congiunta tra Arpae, Ausl, e i due comuni, intanto, continua, per portare a compimento il “Progetto odori”, che consiste in una campagna di monitoraggio con campionari passivi e controlli “a camino” nelle aziende individuate. Nella lettera pubblicata dal Comune di Castelvetro in risposta al sindaco Paradisi, si sottolineavano la difficoltà di stabilire se l’origine delle maleodorazioni fosse da attribuire ad una o più aziende. A luglio le due amministrazioni avevano incontrato non solo le ditte del distretto ceramico, ma anche quelle del comparto carni, «per sottolineare l’importanza del problema “emissioni odorigene” – scriveva il Comune di Castelvetro – il quale non è influenzato dai confini comunali e che necessita di interventi atti alla mitigazione o risoluzione del problema».

L’amministrazione comunale inoltre, sottolineò con voce unanime che la problematica degli odori, sia quelli provenienti dalle industrie ceramiche che quelli delle industrie alimentari è reale e richiede l’impegno di tutti per arrivare a un protocollo condiviso e ad una soluzione unitaria.